Tante volte ci è stato chiesto di fare una rubrica dove inserire il bianco e il nero, Capuleti e Montecchi, Livorno e Pisa, giorno e notte...insomma due punti di vista diametralmente opposti su cui poter discutere e magari anche schierarsi.

Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?

AnimeRing!

Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
 

Andiamo a scoprire  il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
 
Berserk di Kentaro Miura è sicuramente uno dei manga più famosi e apprezzati di sempre, specialmente per la prima parte da molti ritenuta un vero e proprio capolavoro.
Recentemente l'opera è tornata a far discutere grazie a una nuova trasposizione animata, che ha generato reazioni contrastanti, tra chi è rimasto inorridito dal comparto tecnico e chi invece è riuscito a lasciarsi trascinare dalla narrazione dando un giudizio "di pancia" maggiormente positivo. Tuttavia Berserk aveva già avuto una prima trasposizione animata nel 1997, trasmessa anche in Italia su Mediaset e pubblicata in home video da Yamato Video.

Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!

La domanda è una sola: voi da che parte state?

A FAVORE

10.0/10
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Ci sono opere che non possono essere ignorate, non perché rappresentino necessariamente un punto di svolta, ma perché semplicemente riescono a comunicare con efficacia disarmante. "Berserk" in questo senso è un capolavoro. Tratto da un fumetto underground divenuto poi di culto, è la riduzione/rielaborazione meglio riuscita per un manga. La realizzazione nel complesso è attinente al periodo di produzione ed è abbastanza classica, ma la capacità evocativa è inedita. La sceneggiatura è stata affidata alle stesse mani che hanno realizzato quella di "Ken il guerriero", optando per un taglio ancora più cupo di quello del manga, dando così all'opera tutta un valore aggiunto. Lo sguardo è tutto concentrato sul lungo flashback che ripercorre il passato del protagonista, ricorrendo però a dei tagli narrativi che comunque non tradiscono il filo logico della trama. Sono proprio i tagli anzi a introdurre una sfumatura accattivante: fin dall'inizio della storia infatti il manga ricorreva a degli espedienti volti a smussare la pesantezza dei toni (il che non è necessariamente un male). Nell'anime si sorvola su tutto ciò. Questa soluzione crea così un elemento narrativo estraneo al manga, ma squisitamente efficace: il progressivo disvelamento dell'elemento fantastico e soprannaturale che invece nel fumetto è onnipresente. La scoperta totalmente improvvisa e inaspettata di forze superiori e di entità metafisiche, pur non essendo prevista nel manga, non ne tradisce le tematiche di base. Sia manga sia anime infatti vertono su temi quali il destino, il libero arbitrio, l'occulto e la paura dell'imponderabile. L'inesorabile avanzamento del sovrumano e poi il suo fulmineo palesarsi è un pugno nello stomaco che dà grande enfasi all'opera.

La caratterizzazione dei personaggi non è da meno, ma in questo l'anime si avvicina molto al manga. Fedeli alle tematiche principali del fumetto, i protagonisti sono le perfette maschere di un dramma che evoca quelli di Shakespeare: forze e debolezze, grandezze e miserie, ideali e dubbi, orgoglio e disperazione, affetto e invidia, ambizione e rimpianto... C'è tutto ciò che l'uomo può essere. Ma forse l'elemento più elegante dell'anime è la colonna sonora. Il compositore è Susumu Hirasawa, famoso in Giappone per il suo stile peculiare, che mescola melodie classiche e ritmi etnici a un ampio uso degli effetti sonori e degli amplificatori. Il risultato è di grande effetto per un anime. Da segnalare soprattutto il tema del protagonista, Gatsu, notevole e dal forte impatto.

Un'opera particolare dunque, che tuttavia non è stata esente da critiche, principalmente riguardanti l'animazione e i dialoghi. La prima è stata giudicata carente, i secondi troppo ampollosi rispetto a quelli del manga. Critiche inconsistenti se si pensa ad alcuni fattori: l'animazione è pertinente al periodo di produzione e, anche se già all'epoca erano disponibili nuove tecniche, nessuno che conosca gli anime "vecchia scuola" - lo stile ricorda quello di Dezaki - potrà storcere il naso.
I dialoghi infine non sono eccessivi se si considerano i temi trattati e la maggior introspezione dovuta ai tagli narrativi.
Infine vale la pena segnalare che, a proposito dei tagli, il finale è stato totalmente amputato senza che il flashback si raccordi alla trama principale prima di concludersi. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che da tempo gli anime si stavano assestando sulla soglia fissa dei 25/26 episodi. Andrebbe comunque ricordato che l'anime (e gli anime in generale) non è mai stato concepito per essere sostitutivo del manga e che quindi nulla impedisce di proseguire o ricominciare la narrazione con il fumetto. Ma evitare l'anime non è consigliabile; sarebbe in ogni caso un peccato perdere un'opera così interessante e che ha pochi rivali.


CONTRO 

5.0/10
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Rendere anime uno dei migliori manga di tutti i tempi è difficile, quasi impossibile. 'Berserk' è una storia horror/fantasy cruenta, innovativa per il panorama giapponese, ove ogni tavola è un quadro a se, ogni personaggio ha una sfumatura diversa, ogni luogo una storia, un particolare che lo distingue.
Impossibile tradurlo in animazione, ma facciamolo, nel 1997 facciamo l'anime di Berserk.

Siamo in un mondo medioevale, Gatsu è un bambino maledetto, nato da una donna morta. Viene raccolto da Sys, una donna che aveva da poco perso suo figlio e moglie di Gambino, capitano di una squadra di mercenari. Gatsu cresce così allevato e addestrato alla spada fin da piccolo, ma dopo la morte della madre per peste il suo maestro Gambino darà a lui la colpa e per poco non lo uccide. Il ragazzino decide quindi di fuggire. Sopravviverà facendo il mercenario, fino a quando, qualche anno dopo, non incontra la Squadra dei Falchi, capitanata dal bellissimo e misterioso Grifis.

La serie consta di venticinque episodi che arrivano al momento clou della storia, quell'eclisse violenta, erotica, indefinibile. Incompleto quindi, per chi non segue (chi?) la versione cartacea. Il capitolo della squadra dei falchi difatti altro non è che un flashback, nel quale scopriamo il passato di Gatsu, il suo amore con Caska, l'amicizia-rivalità con Grifis.
Niente Pak quindi, e togliamo Pak (unica spalla comica della prima parte del manga).
Niente Cavaliere del Teschio quindi.. no aspetta, perché? Personaggio fondamentale della storia, lui c'è, appare nel flashback e ci deve essere, certo tagliamo qua e là, togliamo elementi cardine della opera di Miura, tanto finisce tutto all'episodio 25.
L'erotismo? Togliamo anche quello. La violenza? Sì, ma con moderazione. 'Berserk' è un horror? No, è un fantasy, mettiamo colori accesi alla 'Dai la grande avventura'.

I personaggi sono fedeli - e ci mancherebbe -, ma gli intrighi politici, le relazioni, tutto ciò che nel manga è trattato con grande cura qui sembra perdere parte del suo valore e anche le fasi di battaglia, per quanto interessanti, sembrano più piatte delle pagine stesse, vista anche la scarsezza delle animazioni decisamente non all'altezza per un'operazione del genere.
Buona colonna sonora e ottime sigle ma ahimè il doppiaggio italiano lascia a desiderare e alcuni dialoghi rasentano il ridicolo, non che in originale le cose migliorino molto.

In questa serie regna la totale incompletezza, non potendo collegarsi agli eventi futuri narrati nel manga, questo rende 'Berserk' un anime inutile per coloro che non seguono il manga come per i fan, che di certo non possono accontentarsi dei numerosi tagli, personaggi chiave compresi, e l'annuncio di un nuovo film-reboot in uscita nel 2012 è la prova del suo fallimento.
Da evitare.



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Cosa ne pensate dell'anime di Berserk del 1997?