A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione.
Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'autunno 2018 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

BANANA FISH


Serie da 24 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ

Genere: Drammatico, azione, thriller
 
Non più ambientato nella News York degli anni Ottanta, bensì alla fine degli anni Dieci del 2000, l'anime si presenta sotto una veste molto più moderna rispetto al manga di Akimi Yoshida. 
New York, la polizia sta indagando su una serie di strane morti. Un giorno un uomo viene ucciso a sangue freddo in un vicolo ma, prima di spirare, consegna al giovane capobanda Ash una sostanza misteriosa pronunciando le parole “Banana Fish”. Queste due parole non sono nuove al ragazzo, sono le uniche che riesce a pronunciare suo fratello, ridotto a un vegetale dopo il rientro dal fronte in Iraq. Cosa si nasconde dietro tutte queste morti sospette? Cosa c'entra la cosca mafiosa di "Papa Dino"? Ora tocca ad Ash scoprire la verità su “Banana Fish”.
 
ReiRan->--@: Banana fish mi ha confermato una convinzione: opere compiute e meritevoli del passato dovrebbero essere più spesso ripescate e risposte in anime, anche attraverso un rilettura moderna, fatta con i giusti criteri. Bana fish si è prestato benissimo a tale operazione, tanta azione, mafia, droghe misteri da risolvere, importanti relazioni interpersonali e grandi personaggi, con buone introspezioni, ci hanno magnetizzato per due stagioni, mettendo d’accordo amanti del bl, donne estranee al genere (me compresa) e pubblico maschile del tutto indifferente a tali rischiami. Le musiche pazzesche, i fondali e le ambientazioni hanno fatto il resto, infine metteteci dei nemici abietti e odiosissimi da detestare e un protagonista magnetico come Ash e il capolavoro è servito. E sì, miracolo dei nostri giorni: c’è un finale… e che finale! L’ending “Red” ancora mi frulla per la testa come una premonizione.
Voto: 8,5/10
 
Melany: Adattamento animato di un manga del passato, che negli Ottanta ha mescolato bene il thriller con la parte shonen-ai, e che qui viene ambientato in un contesto più moderno, conservando però la trama avvincente e le caratteristiche dei personaggi. La storia originale è longeva ma viene ugualmente raccontata bene in questi 24 episodi, tralasciando solo qualche dettaglio non troppo rilevanti, il tutto è reso nella maniera più appassionante possibile con una conclusione che non lascia niente di incompiuto. Memorabile il cast vasto e pieno di sfaccettature, sia i buoni sia i cattivi, così come le presenze meno incisive, hanno tutti il pregio di essere caratterizzati minuziosamente. Azzeccate le sigle e i doppiatori.
Voto: 8,5/10
 
Slanzard: Ripescare serie del passato concluse per trasporle interamente in animazione è una prassi indubbiamente meritevole, specialmente in questo periodo caratterizzato da miriade di anime che narrano i primi volumi di manga e light novel al solo scopo di spingere le vendite per poi fermarsi lì, senza alcun rispetto per l'opera animata in sè. Banana Fish non cade nemmeno nel (parimenti fastidioso) vizio di ultrariassumere l'originale in pochi episodi, prendendosi il giusto tempo per raccontare tutto quel che c'è da raccontare. Una storia appassionante e ben scritta e con personaggi ottimamente caratterizzati che, purtroppo mostra un lieve calo nella seconda metà, abbandonando l'atmosfera da thriller per concentrarsi eccessivamente sulle lotte tra gang.
Voto: 8/10
 
Kotaro: Tra azione, bande, droga, intrighi, mafiosi, sparatorie e colpi di scena, la storia di due ragazzi diversissimi che instaurano un rapporto speciale. La sceneggiatura non è perfetta, diventando un po' ripetitìva a un certo punto, ma il finale che colpisce come un macigno sul mignolo, le splendide musiche, la suggestiva ambientazione e soprattutto il bellissimo rapporto tra i due protagonisti fanno di Banana Fish una serie decisamente degna di nota.
Voto: 8/10
 
zettaiLara: Una storia degli anni '80 trasferita ai giorni nostri, con New York sullo sfondo e l'incontro tra due ragazzi agli antipodi. Un sottofondo di delinquenza e bande, di affari loschi, di violenze e del terrore psicologico indotto dal nome in codice Banana Fish. Una serie dal ritmo adrenalinico che corre, graffia, rincorre e forse inciampa un po' su sè stessa nella seconda parte, lasciando tuttavia comunque un forte impatto dietro di sè. Tanti i personaggi, tutti molto ben caratterizzati. Una visione imperdibile che saprà soddisfare un pubblico davvero variegato.
Voto: 8/10
 
Franky-san: Serie che fa dei personaggi carismatici il suo pezzo forte, antagonisti compresi, i quali riescono a suscitare nello spettatore un odio viscerale assolvendo benissimo così al loro compito; se poi ci aggiungiamo una storia ricca di phatos, adrenalina e colpi di scena non può che essere definita una delle migliori serie del 2018. Non mancano temi forti quali pedofilia, abusi, esperimenti su pazienti ma anche un particolare rapporto di amicizia/amore tra i due protagonisti che si sviluppa e si fortifica nel corso dei (molti) momenti difficili. Musiche e sigle davvero degne di nota con le Op che ancora non riesco a togliermele dalla testa. Avrei dato un voto ancora più alto se non ci fosse stato il leggero calo della seconda stagione dove prendono il sopravvento le scene di azione e combattimenti, anche surreali a volte, agli intrighi e bei misteri della prima parte.
Voto: 8/10
 
ladynera: In Banana Fish vediamo quel lato oscuro che la città non racconta, lontano dallo sfavillio e dai lustrini delle celebrità. Nei suoi bassifondi nasce un intricata trama che coinvolgerà, tra i tanti, un ragazzo che ha conosciuto ben poca felicità, cresciuto per essere il giocattolo ma anche la pedina più importante, in mano ad uomo privo di scrupoli e con un enorme ascendente. Una storia di droga, abusi, amore contorto, morte ma anche ribellione, amicizia ed una ricerca disperata di un po' di giustizia. Questo è Banana Fish. Peccato solo che, ad un certo punto, fatica a tenere alto l'interesse, vuoi per la ripetitività di certe situazioni o per il focus su altre quasi mettendo da parte ciò che ha scatenato tutto. Rimane comunque una serie da vedere con colpi di scena che puntano dritto al cuore ed un cast di pg brillanti tra cui, e sì, anche Papa Dino, nel suo continuo dualismo tra sentimenti malsani e oppressione, per me resta un grande antagonista.
Voto: 8/10
 
Arashi84: Una bella storia, come non ne vedevo da tanto tempo. Bei personaggi, intrighi, misteri e quel filo(?) di angst che non guasta mai... ah, e i bei ragazzi! I bei ragazzi e il neanche troppo velato shonen-ai. Banana Fish avrebbe avuto tutte le carte in regola per essere la mia serie preferita del 2018 ma dopo una prima metà davvero splendida, mi è parso che l'anime abbia iniziato ad arrancare, mettendo da parte il fattore "giallo" per concentrarsi più su un continuo rincorrersi di Ash e Eiji a causa dei cattivoni. Ciò non toglie che i personaggi siano ben scritti, il pathos è sempre palpabile e le emozioni sono davvero forti. Il rapporto tra i due protagonisti è bellissimo e tenerissimo nella sua fragilità e fino alla fine ti fa stare col cuore in gola facendoti sperare che finalmente questi due ragazzi, in particolar modo Ash, possano finalmente trovare se stessi e una perenne serenità.
Voto: 7,5/10
 
Alex Ziro: Siamo senza ombra di dubbio di fronte ad una delle serie migliori del 2018. Un dramma che accarezza diverse sfaccettature, toccando argomenti complicati e terribili come pedofilia e la pedopornografia, scene di azione di altissimo livello (per quanto esagerate, ma si può andare oltre tranquillamente). Ottime anche le musiche e buone anche le animazioni, oltre quel chara tanto criticato prima del debutto insieme al setting rimodernizzato. Probabilmente merita mezzo punto in più per valori oggettivi ma se devo dare il mio commento personale questo tipo di storie così drammatiche non mi fanno impazzire, il finale non mi è piaciuto particolarmente e le troppe esagerazioni ad un certo punto stufano troppo, facendo diventare una serie sicuramente bella al limite del macchiettistico. 
Voto: 7,5/10
 
Hachi194: Due mondi opposti che si incontrano. Da una parte Ash, biondo, americano, delinquente, a cui la vita ha fatto solo scegliere se sopravvivere o morire. Dall'altra Eiji, moro, giapponese, bravo ragazzo, che ha un futuro ricco di possibilità infinite. Una storia che colpisce al cuore e allo stomaco, con New York a fare da sfondo, assieme a mafia, droga, corruzione e pedofilia. Peccato che si perda un po' nella seconda parte, con una trama che si avvita su se stessa, diventando a tratti ripetitiva. Comunque da vedere. Ce ne fossero sempre di anime così.
Voto: 7,5/10
 
Zelgadis: Serie che strizza l'occhio ad un pubblico femminile, ma che è molto godibile anche per quello maschile con personaggi ben caratterizzati, una buona trama e atmosfere molto violente. Nella seconda parte però diventa un po' ripetitivo e meno incisivo rispetto alla prima metà. Il voler indugiare sulle violenze verso Ash e l'ossessione per lui di Dino l'ho trovata un po' fine a sé stessa. Sempre nella seconda parte anche voluto che Ash si confrontasse con Blanca piuttosto che averlo dalla sua parte, sintomo di un po' di confusione sceneggiativa e di una storia forse tirata troppo per le lunghe. Resta comunque consigliato.
Voto: 7/10
 

ZOMBIE LAND SAGA


Serie da 12 episodi, storia originale
Finale: NO

Genere: Commedia, demenziale, musica
 
Cosa fareste se un giorno vi svegliaste in mezzo a un gruppo di ragazze zombie? Questo è ciò che è successo a Sakura, una ragazza che ha sempre desiderato diventare una idol e che si è trovata improvvisamente in un edificio spettrale abitato da zombie. Le sorprese però non sono finite qui perché questo gruppo di ragazze sembra essere stato riunito da uno stranissimo manager che aspira a fondare un gruppo di idol zombie. Inizierà così per Sakura una vita all'insegna del soprannaturale e della pazzia.
 
Arashi84: Amo l'horror, non mi interessano le idol. Ma che in Zombieland Saga ci fossero le idol io non lo sapevo, anzi, non sapevo nulla se non che ci fosse Mamocchi a doppiare il protagonista (e già questo valeva la visione). Il primo episodio è un'assurda rivelazione, ti lascia basito ma ti fa anche ridere un sacco. E così con i successivi, almeno fin quando non arriva la puntata che ti fa commuovere o quando si decide di virare più apertamente verso il fattore "idol" e tutti i cliché che esso comporta. Fino alla fine però Zombieland Saga mi ha divertita un sacco e mi ha anche emozionata nelle cose più stupide come un concerto ben riuscito. Le protagoniste poi sono tutte simpatiche, ben caratterizzate e formano un bel gruppo (e poi c'è Tae-chan con il pollo, che ve lo dico a fare). Qualcuno dirà di no ma io la seconda stagione la pretendo, ci sono ancora tante cose che voglio scoprire e capire.
Voto: 8/10
 
Hachiko94: Io sono un'amante di Love Live ma ZombieLand Saga non mi ha attratta per le idol, bensì per la questione zombie! Quando mai ci ritroviamo di fronte a delle ragazze che fanno le idol nonostante cadano a pezzi perchè sono delle non morte? E non pensiate che sia incentrato solo sulla musica: ZombieLand è umorismo, demenzialità, ma ha i suoi momenti di riflessione, che portano anche a commuovere lo spettatore proprio quando meno se lo aspetta. L'unica pecca dell'anime è il finale non-finale che lascia alcune cose in sospeso e alcuni personaggi poco approfonditi, ma la visione è assolutamente consigliata.
Voto: 8/10
 
Thorgrim: Quelli di Studio Mappa si fanno. Di roba buona. E io voglio il nome del loro spacciatore. "Zombieland Saga" è un riuscitissimo esperimento che trae dalle serie "idol" la propria ossatura, ma ne riscrive le regole a proprio piacimento creando un prodotto decisamente singolare e convincente. Il lavoro di Mappa è eccezionale, soprattutto nel bilanciamento degli elementi narrativi, capaci di donare alle protagoniste (ehm...) carattere e notevole "tridimensionalità" emotiva. La serie fa della coralità il proprio punto di forza e, nonostante una certa linearità della sceneggiatura, riesce a convincere e ad appassionare. Scanzonato, eccessivo e a tratti anche commovente, "Zombieland Saga" è una serie da guardare a cuor leggero, senza eccessive pretese e con un pizzico di tolleranza per la legnosa CGI usata per le esibizioni delle FranChouChou. Altamente consigliato. 
Voto: 8/10
 
Zelgadis: Il mio anime della stagione. Ci ho messo molto tempo a capire di che diavolo si trattasse. Una serie horror? Una serie di Idol? Io alla fine direi che possiamo farlo rientrare nel genere commedia e direi che centra alla perfezione l'obiettivo di strappare più di un sorriso (anzi i primi episodi fanno davvero rotolare dal ridere), ma senza rinunciare a trasmettere un messaggio positivo. Particolarmente in forma Mamoru Miyano che da vita ad un personaggio totalmente fuori di testa (ma non così fesso come vuol far credere) che è da registrare sicuramente come il mattatore della serie. Serie consigliata con un unico enorme difetto: urge subito una seconda stagione!
Voto: 7,5/10
 
npepataecozz: Dal mio punto di vista la sceneggiatura di “Zombie Land Saga” può essere divisa in tre parti: la parte demenziale, la parte relativa all’allenamento e la parte relativa al recupero dei ricordi. La prima e la terza mi son piaciute, la seconda molto meno: non trovo divertente l'idea secondo cui sia necessario sgobbare in quel modo anche dopo la morte. Fortunatamente le altre due parti compensano ampiamente i difetti della seconda e rendono Zombie Land Saga una serie divertente ed emozionante allo stesso tempo. 
Voto: 7,5/10
 
Hachi194: Io non amo il genere horror, men che meno gli horror con gli zombie. Ma questa serie è tutto fuorché un horror! Mai visto zombie più carine di queste! Divertente, commuovente, ha conquistato molti per quel non so che di fresco che trasmette. Una spanna sopra tutti poi il personaggio di Kotaro, deus ex machina di tutta la storia, folle ma ben motivato a rendere le FranChouChou il gruppo idol più famoso del Giappone. Ora serve solo una seconda stagione!
Voto: 7,5/10
 
GianniGreed: Zombie e idol, un binomio talmente assurdo quanto improbabile. E invece è proprio quello che è alla base di Zombie Land Saga. Per quanto, va detto, la serie non spinge troppo sull’aspetto “zombie” quanto più su quello idol, con balletti ed esibizioni presenti in misura maggiore. Non mancano però nemmeno i momenti divertenti e quelli commoventi, visto le tragicomiche morti delle nostre protagoniste. La storia è sufficientemente interessante, anche se cala un po’ proprio nel finale. Il fatto che poi il tutto resti senza una vera conclusione gli fa perdere altri punti, ma per il resto, rimane una serie sufficientemente divertente. Ma non aspettatevi roba horror nel vero senso del termine.
Voto: 7/10
 
Oberon: All'inizio ho gridato al capolavoro, perché effettivamente i primissimi episodi di questo anime mostrano un potenziale altissimo, ed anche delle trovate musicali degne di nota (penso che non scorderò mai il secondo episodio e la gara di rap finale). Purtroppo la serie poi prosegue con alti e bassi IMHO, scordandosi quasi del tutto strada facendo il "fattore Z", o per lo meno non lo sfrutta neanche lontanamente, limitandosi a rispolverarlo solo per qualche sporadica e stantia gag. Infatti pur regalando dei buoni personaggi e qualche parentesi narrativa apprezzabile, con lo scorrere degli episodi questa diviene una normale serie sulle idol, e anche da un punto di vista musicale perde ogni originalità. Insomma come farsi venire un'idea potenzialmente geniale e scordarsela del tutto dopo tre episodi. Peccato.
Voto: 6,5/10
 

SEISHUN BUTA YARŌ WA BUNNY GIRL SENPAI NO YUME O MINAI


Serie da 13 episodi, tratta da light novel (in corso)
Finale: NO

Genere: Soprannaturale, sentimentale, scolastico
 
Sakuta Azusagawa è un ragazzo delle superiori che se ne sta per conto suo e ha solo due amici, tutti lo evitano perché girano su di lui strane voci: pare che alle medie abbia mandato all'ospedale dei ragazzi. Un giorno, nel bel mezzo di un'affollata biblioteca del centro, si imbatte in una ragazza vestita da coniglietta, la cosa strana è che solo lui può vederla, agli occhi degli altri lei è invisibile. Il nome delle ragazza è Mai Sakurajima, sua senpai nonché attrice professionista, nota sin dalla prima infanzia, ma attualmente in pausa dal suo lavoro, per non meglio note ragioni. Sakuta vuole scoprire i segreti di Mai, ma anche lei è interessata all'incidente delle medie e allo strano fenomeno legato alla sorellina neet di Sakuta.
 
npepataecozz: Questo anime a mio avviso è assolutamente fantastico. Il suo intento è essere più di una semplice commedia, in quanto mette sotto i suoi riflettori alcune problematiche sociali (alcune poco considerate, altre ben conosciute) legate all’adolescenza e capaci di avere effetti permanenti sulla personalità di un individuo. Ma il suo punto di forza sono i suoi personaggi: Sakuta incarna la tipologia di protagonista maschile che preferisco, quello dotato di un senso dell’umorismo “scorretto”, in cui abbondano ironia e sarcasmo e che sa prodursi in allusioni sessuali senza però mai risultare volgare. Mai, da questo punto di vista, incarna la sua compagna ideale in quanto è capace di dare del filo da torcere all’abilità oratoria del protagonista. I dialoghi fra i due sono un qualcosa da ascoltare e riascoltare: non sono lunghi ma sono dotati di una brillantezza eccezionale, fatta di stoccate, parate e contrattacchi fulminei.
Voto: 9/10
 
Oberon: Uno di quei titoli il cui incipit e locandina non possono che portarti a equivocare, se non proprio (come accadde al sottoscritto) a snobbarlo del tutto; almeno in un primo momento. Ma quella de "il porco e la coniglia" non è una storia ecchi o harem, ma solo una di quelle belle vicende che uniscono al fattore commedia sentimentale, un pizzico di fantastico costituito, in questo caso, dalla celebre "Sindrome Adolescenziale" che abbiamo già sentito nominare in altre opere. Il risultato è un prodotto che vanta dei buonissimi personaggi, dei dialoghi accattivanti e delle vicende che divertono, incuriosiscono e coinvolgono. Se poi siete dei pappamolle come il sottoscritto, non è difficile che molti passaggi vi commuovano pure un bel po'. Restano ancora delle questioni in sospeso, ma quanto visto fin qui basta già a promuovere questo titolo.
Voto: 8,5/10
 
Alex Ziro: Uno degli anime più belli di questa annata senza alcun dubbio. Una storia che non mi ha mai deluso, neanche un secondo, tutti i personaggi interessantissimi e dalle varie sfaccettature, dialoghi taglienti e sempre brillanti. Un viaggio nell'adolescenza, nella psiche dei ragazzi e nelle ferite dell'anima, quelle che spesso neanche vengono sfiorate da "chi sa", quelle che rimangono dentro al cuore e non si ha il coraggio di mostrare finché non esplodono come se un demone ti avesse squarciato il petto. Un anime che ha ancora tanto da dire, ed io sarò qui ad aspettarlo.
Voto: 8/10
 
ladynera: Usando come spunto una fantomatica sindrome adolescenziale che si rispecchia non solo a livello psicologico ma anche all'esterno, lasciando segni tangibili o addirittura cambiando il modo in cui il mondo ti percepisce, vengono affrontate quelle che sono le crisi e le difficoltà comuni per ogni persona concentrandosi in quel periodo di crescita in cui siamo più fragili. Un modo alquanto originale per raccontare simili problematiche. Il protagonista è un ragazzo dall'aria distaccata, all'apparenza disinteressato della società e delle persone che gli si muovono intorno. Dentro di sé invece è un grande osservatore, ha un cuore generoso e si fa in quattro per raccapezzarsi delle situazioni assurde in cui verrà coinvolto direttamente o meno.
Anche le ragazze sono personaggi molto interessanti, ad ognuna verrà dedicato un arco che immancabilmente è riuscito ad emozionarmi e coinvolgermi (mi manchi Kaede-chan T_T). Pensare che sono partita alquanto prevenuta verso la serie, vuoi per la locandina, vuoi per il titolo, e invece mi sono trovata a guardare un anime davvero piacevole e ricco di spunti di riflessione. Attendo con ansia il film. 
Voto: 8/10
 
Hachiko94: Enoshima come sfondo, una coppia di ragazzi come protagonisti (ma non solo), misteri legati ai "problemi adolescenziali": ecco che davanti a noi troviamo Seishun Buta, anime molto particolare e che ho apprezzato molto sia per l'ambientazione che per il carattere dei personaggi che vengono man mano presentati nella serie. Un anime che è diviso in saghe, apprezzabili le prime e un po' meno riuscite le ultime, ma nel complesso è stata un visione piacevole... anche se la sensazione di "già visto" aleggia sempre, causa alcuni punti in contatto con la serie di Monogatari. È un anime che, nonostante non sia perfetto, consiglio di vedere anche solo per amare la coniglia! (e intanto si aspetta il film)
Voto: 7,5/10
 
Franky-san: Ammetto che prima di iniziare la serie, vedendo quella copertina, mi aspettavo una di quelle opere leggere e scansonate e invece mi sbagliavo di grosso. I tipici problemi adolescenziali sono raccontati sotto forma di fenomeni paranormali che materializzano le fragilità tipiche della giovane età che tutti, chi più chi meno, abbiamo incontrato e affrontato. I due protagonisti, Sakuta e Mai, quando interagiscono sono uno spettacolo: poco politically correct ma mai volgari, si stuzzicano, si punzecchiano ma dimostrano un'amore immenso tra loro e una generosità infinita nel risolvere gli strani problemi che colpiscono chi li circonda. La storia è divisa in archi e non tutti, almeno per me, sono dello stesso livello; quelli centrali positivi ma niente di eccezionale mentre davvero emozionanti il primo con Sakuta e Mai che si conoscono e l'ultimo con la toccante vicenda di Kaede, dolcissima sorella del protagonista. Ora si aspetta il film! 
Voto: 7,5/10
 
Slanzard: Un inizio decisamente coinvolgente, per una prima saga interessante, avvincente e con personaggi coinvolgenti, in grado di creare grande attesa per il proseguo. Una seconda saga davvero abominevole, incentrata su un personaggio femminile fastidiosissimo e del tutto privo di interesse (che fortunatamente poi scomparirà del tutto) e un proseguo senza infamia e senza lode. Un finale ben riuscito, in grado anche di commuovere e con una bella indagine nel rapporto tra i due fratelli. Nel complesso quindi una serie altalenante e in grado di proporre episodi ben riusciti e interessanti ad altri decisamente da dimenticare.
Voto: 7/10
 
Zelgadis: Il primo impatto con l'anime è stato amore a prima vista. Con Enoshima di sfondo poi per me è vincere facile. I primi tre episodi probabilmente sono i migliori. Non conoscevo la novel originale e speravo che la serie fosse in continuum piuttosto che essere una sorta di varie mini-serie autoconclusive, sia pure con un filo conduttore comune. Inevitabile il confronto con Bakemonogatari, la serie ne ricalca completamente la stessa struttura (anche nel "la prima è la fidanzata") senza la parte ecchi. E come per la serie di NisioisiN, ci sono alti e bassi che vanno a basarsi soprattutto sull'affezione dello spettatore per uno o l'altro personaggio. Alla fine il risultato finale è buono anche se resta sempre quel retrogusto di "già visto".
Voto: 7/10
 
metaldevilgear: Una serie la cui attrattiva si regge, a mio parere, quasi esclusivamente sui dialoghi, effettivamente stimolanti anche se prolissi; ma che riesce soltanto per il rotto della cuffia a ritagliarsi una propria identità. Troppo evidente, per non dire sfacciata, la ripresa di archetipi già assai sfruttati in ambito light novel e adattamenti animati a seguito, partendo dall'apatico, beffardo (e maiale) main character e le sue interazioni col sesso opposto, passando per strutture e sviluppi narrativi risaputi, e finendo con un apparato estetico estremamente scialbo, tolta qualche buona animazione.
Voto: 6/10
 
Thorgrim: La delusione di questa stagione. Parte con i migliori presupposti e la prima tripletta di episodi è da urlo, poi il crollo. Gradualmente le storie diventano più banali, ridondanti, con troppe domande rimaste aperte, personaggi appena abbozzati ed eventi che non trovano alcuna spiegazione nemmeno dopo 12 episodi. Per non parlare del fanservice da "album delle waifu" che serve solo ad alimentare il numero di post nei vari topic sparsi in rete. Vorrebbe essere l'erede dei Monogatari, ma non ne ha né la classe né l'inventiva, soprattutto sul piano dell'interconnessione delle varie trame episodiche. Tecnicamente ineccepibile, ma tirando le somme si può tranquillamente parlare di totale fiasco artistico.
Voto: 4/10
 

GOLDEN KAMUY


Serie di 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Storico
 
Hokkaido - la regione più a nord del Giappone. Sugimoto è sopravvissuto alla guerra russo-giapponese dell'epoca Meiji, durante la quale è stato soprannominato "l'invincibile Sugimoto". Si da alla corsa all'oro per salvare la moglie di un suo commilitone, caduto in battaglia. Durante la ricerca s'imbatte in alcuni indizi che lasciano presagire l'esistenza una riserva d'oro gestita da criminali corrotti. Nella ricerca verrà accompagnato da una ragazza ainu di nome Asirpa, che gli ha salvato la vita in una tormenta. I due inizieranno la loro avventura contro i criminali.
 
Thorgrim: C'è da dirlo, quelli di Studio Geno hanno avuto decisamente fegato. Tratto dal manga di Satoru Noda, "Golden Kamuy" è una vera e propria perla che ha avuto la forza di brillare lungo tutto il 2018. Forte di una trama solida, che su celluloide trova la sua forma definitiva soprattutto nelle lunghe parti discorsive, la storia di Sugimoto e Asirpa appassiona dal primo fino all'ultimo minuto grazie a un ritmo narrativo superbo, continui colpi di scena per nulla scontati, personaggi ottimamente caratterizzati e un comparto tecnico che, fra animazioni, sigle e colonna sonora, fa letteralmente man bassa. Unico neo che impedisce alla serie di prendere il massimo dei voti, la pessima CGI usata per gli orsi, ma al di là di questo, credo che "Golden Kamuy" possa essere considerato tranquillamente AotY.
Voto: 9/10
 
ReiRan->--@: Stanchi delle solite serie tutte uguali?! Allora fatevi conquistare da Sugimoto e Asirpa in una coinvolgente caccia al tesoro per le lande selvagge del Hokkaido di inizio 900. L’anime è un giusto concentrato di avventura, storia e folklore, seguendolo si ha modo di imparare cose interessanti sul popolo Ainu e su un pezzo di storia per lo più ignota a noi italiani. A spezzare la tensione della continua lotta tra uomo e natura, e contro diverse forze umane che tramano nell’ombra, ci pensa un cast di personaggi molto singolari, protagonisti di divertenti siparietti. Niente bishounen solo veri uomini duri e il più duro di tutti è Sugimoto: “l’immortale” di nome e di fatto, che sarà addolcito dalla nostra Asirpa, che però è una giovane Ainu che sa il fatto suo in quanto a tecniche di sopravvivenza e caccia. Citatap citatatap… vale la pensa scoprire che vuol dire.
Voto: 8/10
 
Kotaro: Un po' manga storico, un po' un documentario sulla cultura ainu, un po' un programma di cucina sui generis, un po' Ken il guerriero e un po' un bara manga. Trash, violento, di cattivo gusto, un po' pesante da seguire per via di una trama intricata e troppi voltafaccia, eppure adrenalinico, esaltante, con personaggi irresistibili e sigle fantastiche. Da vedere, con la speranza che la vicenda di Sugimoto l'immortale prosegua con una nuova stagione, magari lasciando quella Hokkaido che fa così freddo solo a guardarla a cartoni animati per spostarsi verso lidi più caldi ma altrettanto avventurosi.  
Voto: 8/10
 
Melany: Tuttora in corso, sia l'anime di cui hanno già annunciato un proseguo che il manga da cui è tratto, questa è l'avventura del duo per cui ci si affeziona già dal loro primissimo e speciale incontro. Loro non sono una coppia di innamorati, né risultano imparentati o nemici, ma semplicemente quello di un rapporto curioso tra due esseri viventi che da sconosciuti si ritrovano a conoscere le culture e le personalità differenti che li contraddistinguono. Non brillerà sul lato tecnico ma lo fa ottimamente in quello sceneggiativo, ogni puntata è un susseguirsi di eventi e colpi di scena. 
Voto: 8/10
 
Franky-san: Nel freddo dell’Hokkaido si aggira una strana coppia, il fiero Sugimoto l’immortale e Asirpa, simpaticissima ragazza Ainu. Il bello è che per quanto “strampalati” i due non sono nulla confronto agli altri bizzarri figuri che li accompagnano, sia amici che nemici. Tutto inserito in una trama piena zeppa di misteri, intrighi, tradimenti, azione e soprattutto colpi di scena, tanto da voler vedere subito l’episodio successivo e poi quello dopo ancora e così via. Asirpa che cerca in tutti i modi di insegnare qualcosa a Sugimoto sulle tradizioni Ainu dà vita a momenti davvero divertenti e allo stesso tempo ci spiega alla grande la cultura del suo popolo, cosa apprezzatissima per me. Il manga di Golden Kamuy è ancora in corso quindi dovremo attendere con pazienza per una seconda stagione; intanto buon Citatap a tutti voi! 
Voto: 8/10
 
ABI_666: Uno dei miei anime preferiti del 2018. Divertente, avvincente, ma anche spietato! Ambientato in Hokkaido subito dopo la terribile guerra tra Giappone e Russia, vede le vicende dell'ex-soldato Sugimoto "l'immortale" e Asirpa, la piccola Ainu tanto kawaii quanto pestifera, che assieme ad un bizzarrissimo party vanno alla ricerca del tesoro degli Ainu. La trama è solida, ricca di colpi di scena e piuttosto complessa per via dell'intrecciarsi della storia di varie fazioni e numerosi personaggi. Nonostante la drammaticità di base, numerose sono le parti comiche che sdrammatizzano il tutto, ma senza esagerare, rendendo la storia molto scorrevole.
Voto: 8/10
 

JULIET IN COLLEGIO


Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Commedia, sentimentale, scolastico
 
Juliet Persia e Romio Inuzuka sono a capo di due dormitori rivali presso la Dahlia Academy Boarding School, in cui risiedono gli studenti appartenenti a due paesi differenti, i "Black Dogs" e i "White Cats". Le due fazioni sono in guerra tra loro per contendersi il controllo dell'isola in cui vivono. Juliet e Romio si dimostrano agli occhi dei loro compagni di dormitorio come acerrimi nemici, ma in realtà sono segretamente innamorati l'uno dell'altra e costretti a mantenere nascosta la loro relazione per non subire ripercussioni.
 
Arashi84: Il mio debole per le commedie scolastiche è palese e anche stavolta ha dato i suoi frutti. Ho letteralmente adorato questa serie in virtù di una storia semplice e tenerissima e dei suoi protagonisti adorabili. Capita raramente che apprezzi in maniera particolare un personaggio femminile. specie se in una storia non prettamente rivolta ad un pubblico di donzelle, ma Juliet, con il suo fare ora dolce e impacciato ora deciso, mi è entrata nel cuore, così come l'amabile Romio e il suo essere terribilmente stupido e tenero. L'anime non racconta niente di nuovo e Romeo e Giulietta è più una scusa per portare avanti lo scontro tra fazioni, ma la serie è fresca e divertente, inoltre ho apprezzato moltissimo il fatto che i due protagonisti stiano insieme praticamente dall'inizio e non nascondano (l'uno all'altra) per nulla i loro sentimenti. Altra nota di merito, anche i personaggi che già dalla locandina credevo fossero pessimi (vedasi Char) si sono rivelati gradevoli e interessanti. Menzione speciale per ScottO, ce lo vedo a stare con una come Char e fargli da zerbino a vita! Purtroppo temo che non vedremo mai una seconda serie...
Voto: 8/10
 
npepataecozz: A mio avviso, le qualità migliori di questo anime sono i suoi personaggi. I due protagonisti sono quanto di meglio si è visto in questo genere negli ultimi tempi: Inuzuka è un ragazzo problematico e rissoso ma anche premuroso, fedele e dolcemente impacciato in amore; Persia, invece, è una ragazza alla ricerca della forza necessaria per rivendicare una posizione di comando, ma la sua umanità la porterà a capire che lottare assieme alla persona di cui si è innamorati rende questo percorso più bello ed emozionante. Anche i personaggi secondari sono tanta roba: c'è un assortimento impressionante sia per quantità che per qualità.
Voto: 8/10
 
ladynera: Una storia classica, che non manca di ricorrere ai soliti cliché a cui siamo abituati. Quindi perché consigliarla? Perché nonostante l'incipit, questa serie è fresca, divertente, dolce e appassionante. I protagonisti si fanno volere un gran bene, forti ma al contempo fragili e idealisti, rincorrono il loro amore "proibito" e i loro sogni, si sostengono e si rispettano. Alcuni pg sono buonissimi comprimari che arricchiscono ancor di più la storia.
La grafica è buona, non esente da cali soprattutto negli ultimi episodi. Il chara è piacevole e sarò onesta: Juliet è troppo kawaii.
Ci lasciano con una promessa che mi auguro prima o poi venga mantenuta. 
Voto: 8/10
 
zettaiLara: Una serie molto carina e godibile in ogni singolo episodio: in questa versione riveduta e corretta di Romeo e Julietta abbiamo due protagonisti testardi, impacciati e innamoratissimi, e tanti interessanti personaggi comprimari che ignorano di mettere loro i bastoni fra le ruote. Ciò da' luogo ad una serie di vicende divertenti ed equivoche, che rendono la visione leggera e sempre scorrevolissima, strappando al contempo più di un sorriso. E Romio, beh, è da sposare subito!
Voto: 7,5/10
 
ABI_666: All'inizio avevo snobbato questo anime, pensavo fosse un love drama che si sarebbe tramutato in una lagna,e invece non è per niente così! A parte alcuni cliché a cui i giapponesi ci hanno purtroppo abituato, la serie è estremamente divertente, con dei personaggi assurdi (Scottoooo!!) ma soprattutto con una bellissima coppia di protagonisti che ti porta immediatamente a fare il tifo per loro. I 12 episodi scorrono molto velocemente, non sono ripetitivi e anzo sono avvincenti, tanto che ho guardato tutta la serie di fila!
Voto: 7,5/10
 
Zelgadis: Ennesima rivisitazione di Romeo e Giulietta in chiave giapponese. Devo però ammettere che la serie è divertente e, anche i personaggi potenzialmente più irritanti, hanno comunque il loro momento di gloria breve, facendo sì che nei 12 episodi non ci siano mai situazioni e battute ripetitive. Per carità, nulla di nuovo sotto il sole, ma la serie scorre frizzante e divertente, riuscendo sempre a strappare qualche sorriso grazie anche all'idiozia del classico protagonista imbranato e innamorato. Peccato solo che resti inconcludente e chissà se vedremo mai il finale.
Voto: 7/10
 
Slanzard: Una commedia sentimentale scolastico abbastanza tradizionale sia nella storia che nella caratterizzazione dei personaggi. Si lascia guardare con piacere ma non presenta nulla di particolarmente interessante o meritevole in grado di farlo svettare al di sopra di molte altre opere simili. Consigliato agli estimatori del genere.
Voto: 7-/10
 

SKULL-FACE BOOKSELLER HONDA-SAN


Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: SÌ

Genere: Commedia, Slice of Life
 
Basata su un’esperienza reale, la storia racconta la bizzarra quotidianità dello scheletro Honda-san e i suoi colleghi, impiegati in una libreria: Honda-san è il responsabile della sezione manga e le sue giornate sono dettate da incontri con clienti alquanto particolari e provenienti da ogni parte del mondo. La serie guarda anche al mondo dell’editoria giapponese più in generale, dalla distribuzione alla vendita al dettaglio, dalle case editrici ai gusti dei lettori in continuo cambiamento.
 
Thorgrim: Un fulmine a ciel sereno. "Skull-face Bookseller Honda-san" è quella serie breve che non conoscevi, da cui non sai cosa aspettarti, ma di cui non riesci a fare a meno dopo il primo episodio. Compatto, divertente, ottimamente narrato, pieno di riferimenti di vita vissuta e accompagnato da una colonna sonora che ti entra in testa senza alcuna pietà, "Skull-face Bookseller Honda-san" è una di quelle serie che ti fa dire sinceramente: "è stato tempo ben speso!"
Voto: 8/10
 
Slanzard: Serie di corti davvero divertente, tra personaggi umani in cui è facile immedesimarsi a citazioni e situazioni legate al mondo degli anime davvero gustose e interessanti.
Voto: 7,5/10
 
Alex Ziro: Anime divertentissimo del quale vorrei vedere sempre più episodi. Avendo lavorato in fumetteria ho sentito sicuramente questa serie molto vicina a me, per quanto una fumetteria di Catania non abbia proprio nulla da spartire con una giapponese!! Però vedere l'interazione coi clienti e la suddivisione del lavoro è un qualcosa che lo fa andare sicuramente oltre le semplici (e tante risate). Il fatto poi che sia la storia di un mangaka/fumettista ha aperto ulteriori strade narrative rendendo quest'anime semplicemente irresistibile.
Voto: 7,5/10
 
Oberon: Se siete in confidenza col vostro "fumettaro", non è difficile che questi vi abbia raccontato vicende più o meno assurde cui questi è costretto a far fronte nel suo quotidiano. Dalla clientela più variegata/stramba, alle tribolazioni legate al mercato, la distribuzione, le case editrici ecc... Di materiale quindi ce n'è tanto da trasporre in un fumetto o una serie animata. E' quanto accade anche in questo Honda-san, che racconta, in maniera molto simpatica e interessante, le vicissitudini lavorative di un librario nipponico. Episodi brevi che scorrono via senza accorgersene, infarciti di un sacco di citazioni e riferimenti all'attuale panorama manga nipponico.
Voto: 7,5/10
 
Haizhong_Musume: Serie imperdibile per gli appassionati di manga, Gaikotsu Shotenin Honda-san trae ispirazione dalle (dis)avventure quotidiane dello scheletrico commesso protagonista e dei suoi colleghi per gettare uno sguardo all’industria in Giappone, e in particolare alla vendita al dettaglio dei nostri adorati volumetti. Ritratti a volto coperto come nel più tipico dei free-talk a fine volume, Honda-san e i suoi colleghi vantano personalità spiccate e comicamente enfatizzate grazie all’egregio lavoro svolto dai doppiatori. Leggera e dal ritmo frizzante, la serie è pervasa da un affettuoso humor verso le più svariate categorie di lettori, e la loro varietà nei panni di clienti risulta incredibilmente realistica. Se vi siete mai addormentati pensando alla prassi operativa degli editori giapponesi, a riviste contenitore o a tecnicismi come la disposizione dei fumetti nelle librerie giapponesi, questa è la commedia che fa per voi.
Voto: 7,5/10
 
Melany: Un piacevole e rilassante prodotto, oltre che istruttivo per chi non ama solo leggere fumetti ma anche interessarsi di quella parte che riguarda l'editoria, quindi conoscere il mondo del commercio, in particolare di coloro che hanno sempre a che fare con la clientela. Dunque non è una serie pesante da vedere, anzi è tutto molto chiaro per come viene narrato nonché illustrato, per di più il protagonista è l'apoteosi della simpatia! 
Voto: 7/10
 
ABI_666: Anime molto divertente e particolarmente indicato a chi è interessato a scoprire il "dietro le quinte" delle fumetterie giapponesi, che al contrario delle nostrane sono dei veri e propri campi di battaglia, tra centinia di titoli nuovi ogni giorno, folle di clienti, stranieri otaku e fujoshi, senza contare la lotta quotidiana con i fornitori per riuscire a strappare qualche copia in più di quel titolo che si sa che andrà esaurito in poche ore. Gli episodi sono brevi ma non troppo, fornendo quindi abbastanza tempo per raccontare uno o due storie del giorno senza però rischiare di diventare noiosi o troppo prolissi. Unico difetto a mio avviso è che gli episodi corti uniti a una narrazione piuttosto frenetica impediscono quasi completamente l'approfondimento dei vari personaggi, che rimangono abbastanza piatti. 
Voto: 7/10
 
Hachi194: Chiunque abbia lavorato in un negozio, a contatto con il pubblico, può ritrovarsi nelle (dis)avventure di Honda San. Nonostante spunti e situazioni divertenti, la serie non mi ha convinto del tutto. La comicità giapponese non è sempre nelle mie corde e non aver dato un volto ai personaggi, ma solo una seriedi maschere, mi ha impedito di empatizzare pienamente con i protagonisti. Insomma sufficiente ma per me non imperdibile.
Voto: 6,5/10
 

BLOOM INTO YOU


Serie da 13 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Scolastico, sentimentale, yuri
 
A Yū Koito piacciono da sempre i manga sentimentali e, naturalmente, ha sempre sognato di ricevere un giorno una confessione coi fiocchi, di quelle che fanno battere forte il cuore. Quando il sogno però sembra avverarsi e un suo compagno di classe delle medie le si dichiara, Yū non prova nessun genere di emozione; la ragazza è confusa, non sa come rispondere e prende tempo. Nel mentre cominciano le scuole superiori. Un pomeriggio, Yū assiste per caso alla confessione di un suo senpai alla bellissima Tōko Nanami, membro del consiglio studentesco; la maturità con cui la ragazza rifiuta il pretendente colpisce Yū, che decide di chiederle di aiutarla a risolvere la situazione con il suo vecchio compagno di classe. Ma all'improvviso è Nanami stessa a farle una dichiarazione che la spiazzerà... Come reagirà questa volta il cuore di Yū?
 
ladynera: Una serie delicata e introspettiva che parla apparentemente della ricerca e della comprensione dell'amore ma dietro questo ben presto capiremo che la vera ricerca si estende al proprio io e all'accettazione di se stessi. Ci verranno mostrati i dubbi, le paure e le speranze - anche contorte - dei giovani protagonisti. Chi preferisce vivere l'amore nella spensieratezza dei suoi anni, chi invece apprezza maggiormente il ruolo di osservatore esterno, chi ancora non capisce e non conosce come sia davvero questo concetto astratto e profondamente soggettivo sentendosi così quasi sbagliato, escluso dalle conversazioni in cui l'argomento viene affrontato.
Ho apprezzato molto sia le protagoniste che la maggior parte dei personaggi secondari, alcuni dei quali risultano caratterizzati molto bene.
Un buon comparto tecnico e un'ottima regia riescono a trasmettere appieno le varie sfaccettature della serie. Il finale lascia un senso marcato di incompletezza ma l'episodio in sé è stupendo. Non posso che consigliarne la visione a tutti.
Voto: 8/10
 
ReiRan->--@: Non sono un’amante del genere GL quindi mi sono accostata a questo titolo, molto cautamente, tanto per provare il primo episodio, quasi certa del drop, invece mi sono dovuta ben presto ricredere, mi hanno conquistata i colori tenui, la profonda introspezione, i personaggi sono molto riflessivi, ma all’occorrenza impulsivi, come richiede l’adolescenza, capaci di emozionarsi e relegarle emozioni. Al di là del tema della ricerca della comprensione di cosa sia l’amore e della possibilità o meno di innamorarsi di una persona a prescindere dal sesso di appartenenza, colpisce il tema della ricerca della propria vera personalità: chi siamo veramente noi? Ciò che appare agli altri o ciò che siamo nell’intimo? Già perché se a qualcuno sembriamo essere in un dato modo per altri saremo risultati diversi…. Essenza, apparenza ed individualità. Una stessa persona può aver lasciato segni ed impressioni diverse in diversi individui. La vera pecca dell’anime è l’assenza di un finale che quindi non dà la possibilità di dare una risposta a questi ed altri quesiti esistenziali, ecco il motivo per il quale non posso andare oltre il 7.5.
Voto: 7,5/10
 
Alex Ziro: Conoscevo quest'anime da tanto tempo per via della sua immensa fama e son voluto essere anche abbastanza critico all'inizio ma posso solo essere felice di come sia andato. Lo studio d'animazione non ha fatto un lavoro abbastanza buono ed il chara è sicuramente migliorabile, proprio ben peggiore di quello originale, ma andando oltre questi difetti ci ritroviamo di fronte ad un anime che parla di un bellissimo rapporto tra due ragazze, dove mai nulla è scontato e dove ci si spinge un po' senza mai essere eccessivi. Poi Kano l'amo tanto, ma questo è un discorso che probabilmente posso fare solo io. Speriamo con tutto il cuore che al più presto verrà annunciata una seconda stagione, anche perché basare una stagione sullo spettacolo teatrale e non mostrarlo è a mio avviso un difetto della sceneggiatura, probabilmente dovevano aspettare un altro po' prima di annunciare l'anime.
Voto: 7,5/10
 
ABI_666: Bloom into you pone come punto centrale della trama una profonda riflessione sul concetto di "sé": accettare di essere quello che vedono, o che vogliono vedere gli altri? Mostrare o nascondere i lati inediti della propria personalità? E se ogni persona vede un "me" diverso, quale "me" devo scegliere? La cosa che più mi ha colpito di questo anime è stata la geniale idea alla base della recita teatrale, una specie di "inception" che fa porre alla protagonista le stesse domande che si pone lo spettatore. Purtroppo l'anime è letteralmente troncato a metà, e per di più è proprio la recita - cardine della trama - a non essere mostrata, quindi non è detto che non vada tutto in malora, ma ciò che è stato mostrato finora è ampiamente soddisfacente e lo consiglio vivamente a chiunque sia alla ricerca di un anime riflssivo e profondo.
Voto: 7,5/10
 

DOUBLE DECKER! DOUG & KIRILL


Serie da 13 episodi, storia originale
Finale: NO

Genere: Azione, crimine, soprannaturale
 
Città-stato di Lisvaletta, mentre la popolazione conduce una apparentemente tranquilla esistenza, all’ombra dei due soli, il crimine e il traffico di droga prosperano. La nuova piaga si chiama "Anthem", una nuova pericolosissima droga, che sta provocando un escalation di morti. La speciale unità investigativa "Seven-O", incaricata di indagare sull’ Anthem, istituisce una pratica denominata "Double Decker System", per la quale le squadre di ispettori devono lavorare in coppia. Doug Billingham un veterano scontroso ed enigmatico, dalla grande fama, viene affiancato a Kirill Vrubel, un novellino, impaziente di gettarsi nella mischia. Seguiremo la storia di questo mal assortito duo di ispettori.
 
GianniGreed: Double Decker è una brillante commedia d’azione, con protagonisti un gruppo di poliziotti alle prese con casi strani e improbabili. Sfruttando un cliché come quello della coppia di poliziotti, con un esperto al quale viene affiancato un collega giovane e precipitoso, la serie richiama come atmosfere i film polizieschi e i comics made in U.S.A. Anche tecnicamente ne esce abbastanza bene, con un bel character design, affidato a Masakazu Katsura, e buone animazioni, che danno il meglio nelle rocambolesche scene d’azione. Nella seconda parte la trama sembra subire un’accelerata brusca, ma il risultato finale è comunque buono. Una serie molto gradevole e divertente da guardare.
Voto: 8/10
 
Melany: Una frizzante serie d'azione che mi ha incuriosita nonché divertita, magari non abbastanza da accostarlo al più noto Tiger and Bunny, ma sicuramente ho trovato la medesima spensieratezza. Quindi niente di eclatante, però è un visione ideale se non ci si vuole focalizzare su qualcosa di impegnativo o serio, tant'è che l'obiettivo secondo me è appunto creare una vicenda movimentata e senza pretese, presentando un cast folle e spassoso. In questo ci è riuscito alla grande!
Voto: 7,5/10
 
Oberon: Mi son avvicinato a questa serie perché attratto dal character design di Masakazu Katsura, aspettandomi qualcosa che mi ricordasse nelle ambientazioni e tematiche Tiger & Bunny, se non qualche vero e proprio collegamento o riferimento (che però non mi pare ci sia). Vi ho trovato dei personaggi spassosissimi e estremamente stilosi che mi han conquistato dal primissimo episodio, e che si muovono in un contesto futuristico seguendo trame da thriller/poliziesco con un bel po' di azione e comicità. Un titolo che mi ha dato da subito una certa sensazione di familiarità. Nulla di sconvolgente o originalissimo, ma sicuramente una serie piacevole da seguire, e anche da ascoltare visto il bel comparto musicale.
Voto: 7/10
 
metaldevilgear: Una action comedy "all'americana" che non concede quasi spazio alla noia, che poggia su tempi comici e narrativi davvero ben scanditi, su un gruppo di protagonisti non soltanto spassosi ma anche ben profilati, e soprattutto belli a vedersi grazie al fantastico design originale di Katsura e alla sua buona integrazione (chiudendo un occhio su una discreta presenza di innesti in CG), e su un perseverante senso dell'ironia che rende l'opera ancora più singolare, e spensierata.
Voto: 7/10
 
Haizhong_Musume: Ammetto che le sole parole “Tiger & Bunny” tirate in ballo nel tamtam promozionale di questa serie sono bastate a destare il mio interesse e a farmi restare fino alla sua conclusione: tuttavia provare a raggiungere l'illustre predecessore del 2011, soprattutto per quanto riguarda sceneggiatura e profondità delle tematiche, si è purtroppo rivelata un’impresa impossibile. Dopo un’ottima partenza e alcuni casi autoconclusivi in cui i vivaci agenti della Seven-O (nonché il narratore-commentatore) hanno potuto dare il meglio di sè, guadagnandosi la stima e l’affetto degli spettatori, la serie ha voluto a tutti i costi focalizzarsi su un nemico e presentare dei colpi di scena che, relegati agli ultimi episodi, si sono rivelati affrettati e di minor interesse per la sottoscritta.
Voto: 7/10
 

Vi sono alcune serie che pur essendo state consigliate da alcuni redattori non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Chuukan Kanriroku Tonegawa (serie da 24 episodi, tratta da manga, psicologico)
Consigliato da: metaldevilgear 

Goblin Slayer (serie da 12 episodi, tratta da light novel, fantasy, combattimento)
Consigliato da: Alex Ziro, Oberon
Hero mask (serie da 15 episodi, storia originale, azione, fantascienza, mistero)
Consigliato da: ReiRan->--@
Iroduku (serie da 13 episodi, storia originale, fantasy, sentimentale)
Consigliato da: npepataecozz, Hachi194

- Release the Spyce (serie da 12 episodi, storia originale, azione, avventura, scolastico)
Consigliato da: GianniGreed

- SSSS.Gridman (serie da 12 episodi, storia originale, azione, fantascienza, mecha)
Consigliato da: metaldevilgear

Thunderbolt Fantasy Touri ken Yuuki 2 (serie da 13 episodi, storia originale, sperimentale, azione, fantasy)
Consigliato da: micheles, metaldevilgear

Vi sono inoltre alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovato l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.

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