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Il manga è riuscito subito a conquistarmi grazie alla sua storia e al modo in cui ci viene raccontata. Purtroppo, per quanto riguarda le trasposizioni animate, “Terra Formars” non è ancora riuscito a trovare la giusta strada. La prima serie non aveva colpito più di tanto. Gli mancava qualcosa, soprattutto a livello di regia. E, dunque, come si presenterà questa nuova avventura?
Cambia gran parte dello staff e si vedono subito i primi segni di un pesante restauro, eppure, e lo sottolineo con estremo rammarico, non credo sia riuscita ancora a rendere merito a una storia veramente entusiasmante. Tredici episodi ricchi d’azione: la fantascienza c’è e, con essa, anche quel tocco di drammaticità che ha sempre caratterizzato questo titolo. E allora cosa manca?

Andiamo con ordine e vediamo subito la trama. Questa riprende all’incirca da dove era stata interrotta: i nostri eroi, costretti a una dura sopravvivenza su Marte, si ritrovano improvvisamente accerchiati. Da un lato ci sono gli scarafaggi mutanti, sempre pronti a sterminare gli “invasori”; dall’altra, però, vi è un nemico ancora più pericoloso, il gruppo cinese. Dopo aver tradito i compagni, non possono più fallire. Tagliano le comunicazioni con la Terra e si apprestano a catturare i due “casi speciali”, Akari e Michelle.
Insomma, la strada sembra diventare a ogni passo più impervia. Bisogna trovare al più presto un antidoto per la malattia che si è diffusa sulla Terra, ma, allo stesso tempo, non si possono certo lasciare indisturbati questi spaventosi scarafaggi. Tra intrighi politi e scontri all’ultimo sangue, la situazione pare complicarsi sempre di più.

Inizio con una piccola precisazione: a livello di grafica, la prima serie non mi era affatto dispiaciuta. Tratti forti e marcati, lineamenti dei personaggi maturi e spigolosi, toni cupi e un’atmosfera sempre tesa. Insomma, riusciva in parte a donare quel senso di ansia e preoccupazione, derivabile da un’avventura di tal tipo. Invece, in questa nuova stagione, credo si sia perso gran parte di tale effetto.
“Terra Formars” si è trasformato, da seinen, in un semplice shounen fantascientifico. I protagonisti calano in quanto a serietà e drammaticità, preferendo invece accrescerne le caratteristiche comiche. Ed ecco allora che compaiono addirittura alcuni episodi tendenzialmente ecchi, in cui si mette in mostra, in maniera succinta, il corpo delle belle fanciulle presenti. Niente da ridire, ma sicuramente non mantiene la fedeltà all’opera originale.
Anche la realizzazione dei combattimenti non è riuscita a impressionarmi più di tanto. Non solo mantengono l’andamento lento e cadenzato della prima serie, ma ho avuto l’impressione che le scene parlate siano addirittura aumentate. Come risultato, si sono ottenuti scontri a rallentatore e piuttosto prevedibili, con gli scarafaggi che calano alquanto in dinamicità e pericolosità. E’ mancata del tutto quella scintilla che fa nascere la sorpresa, lo stupore di fronte a un’occasione inaspettata.

Delle incongruenze che si manifestano anche sul piano tecnico, con una grafica molto più luminosa. Rispetto all’esperienza passata, pare quasi di essere a una scampagnata nel deserto, con tanto di gag comiche e siparietti divertenti. I personaggi mostrano lineamenti più delicati, ma si possono riscontrare scene in cui la cura dei dettagli cala vistosamente. Senza dimenticare i movimenti alquanto farraginosi e poco realistici, che rendono il tutto ancor più piatto e privo di qualità.
Buona la colonna sonora, anche se, alle volte, non sono riuscito ad apprezzare appieno i repentini cambi di musica da una fase più concitata a una più rilassante. Bene il doppiaggio che, d’altra parte, mostra comunque un cast di tutto rispetto.

Insomma, “Terra Formars: Revenge” ottiene la sufficienza, ma non va oltre. Che non ci siano riusciti o semplicemente non abbiano avuto la volontà di compiere un passo in più, le cose cambiano poco. Il prodotto finale, seppur piacevole, non possiede ancora la forza e la decisione di conquistare lo spettatore. Ho avuto come l’impressione di un lavoro frettoloso, poco curato, che abbia scelto di mantenere una qualità bassa. Il finale è intrigante, ma, d’altro canto, non avevo dubbi sulla validità della trama.
Ci sarà mai una terza stagione? Sinceramente spero di sì, ma, dopo le prime due, il rischio che non si voglia più puntare su tale titolo sussiste.

Voto finale: 6 più