Con enorme dispiacere apprendiamo che Leiji Matsumoto, il papà di tanti eroi della nostra infanzia, ci ha lasciato  il 13 febbraio alle 11:00 a causa di un'insufficienza cardiaca acuta. Aveva 85 anni.

Lo apprendiamo dal suo account ufficiale su Twetter dove viene scritto

Il mangaka Leiji Matsumoto giorno 13 febbraio 2023 in un ospedale di città è partito per il mare di stelle.
Grazie mille a tutti i fan che lo hanno sostenuto sino ad ora.
Matsumoto diceva sempre "Ci reincontreremo nel luogo dove si incontrano le ruote del tempo", perciò aspettiamo che arrivi quel giorno, credendo a quelle sue parole.

 

Akira Matsumoto, conosciuto con il nome di Leiji Matsumoto, è un fumettista giapponese nato nella città di Kurume, appartenente alla prefettura di Fukuoka. Nato in una famiglia numerosa, in tutto sono sette fratelli, suo padre faceva parte dell'esercito imperiale giapponese mentre sua madre è stata un'insegnante che ha contribuito personalmente all’educazione dei figli. Appassionatosi, sin dall’infanzia, al mondo del disegno ed ai racconti di fantascienza, esordisce giovanissimo come mangaka e nel 1953, a soli 15 anni, con la storia “Le avventure di un'ape” vince un concorso per esordienti indetto della rivista Manga Shonen. Trasferitosi a Tokyo, all’età di 18 anni, inizia la sua carriera come disegnatore di shōjo manga che però non lo soddisfa pienamente. Solo quando inizia a realizzare serie per ragazzi, comincia ad attirare l’attenzione del grande pubblico. Al suo debutto, usa il suo vero nome "Akira Matsumoto" e solo, nel 1965, inizia ad usare lo pseudonimo "Leiji Matsumoto". In origine tuttavia il nome scelto era Reiji, che significa “Samurai di mezzanotte” oppure “Guerriero Zero”; ma i kanji vengono erroneamente traslitterati in rōmaji con Leiji, e per volontà dello stesso Matsumoto, per il quale la lettera L rimanda alla parola inglese “lion” leone, si sceglie di adottare definitivamente quest’ultima forma. Prima di diventare famoso con le sue opere fantascientifiche, Matsumoto, realizza nel 1971 il manga Otoko Oidon "Io sono un uomo" il cui protagonista, probabilmente una caricatura dello stesso autore, è un maldestro giovane alle prese con gli esami d’ammissione all'università.
 




Nel 1972, invece, crea la serie “Gun Frontier” un manga western/fantascientifico, dai toni dark, che racconta dell’avventuroso viaggio di Tochiro e Harlock alla ricerca degli ultimi abitanti del villaggio di Arroyo Samurai. Tra i suoi manga di fantascienza, che condividono spesso lo stesso universo, sono da ricordare Galaxy Express 999, Starzinger, Uchū senkan Yamato, Danguard A, Queen Emeraldas, La Regina dei 1000 Anni   e, soprattutto, Capitan Harlock  , personaggio iconico al quale ha dedicato ben più di una serie. A partire dagli anni settanta, Leiji Matsumoto, si dedica anche all'animazione, in particolare alla regia di lungometraggi cinematografici, di serial televisivi fino ad arrivare alla direzione di videoclip musicali, il famoso è “Interstella 5555” un’anime-musical nato dalla collaborazione col il gruppo musicale dei Daft Punk.
 


Il Maestro, grazie anche al lavoro dell'dell'Associazione Culturale Leiji Matsumoto, è stato sempre molto vicino all'Italia, come nel 2016 disegnando alcuni shikishi da mettere all'asta a favore delle vittime del terremoto
 


Il 15 novembre 2019, proprio durante una visita in Italia, ebbe un brutto malore fu ricoverato d'urgenza all'ospedale Molinette di Torino.

All'epoca realizzamo, in collaborazione con l'Associazione Matsumoto, un video fatto solo da noi fan circondati da cose che ricordano l'opera del Maestro per fargli sentire il nostro amore con ringraziamenti, saluti e auguri di pronta guarigione.

Li abbiamo montati e ne è uscito questo video qui sotto, a mio avviso molto toccante, che fu portato alla sua attenzio e a quanto ci è stato detto gli porto' un attimo di gioia in un momento molto triste

Con questo video, fatto amatorialmente ma con tanto amore, lo salutiamo oggi. Grazie Maestro per tutte le avventure che ci hai regalato. Speriamo davvero di vederci di nuovo un giorno...in un mare di stelle.

"Tutte le mie storie sono come un viaggio che non finisce mai" (intervista durante Lucca Comics 2018)