A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi, ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione. Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'autunno 2019 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

BEASTARS


Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO (annunciata seconda stagione)

Genere: Scolastico, sentimentale, drammatico, psicologico
 
In un mondo popolato da animali antropomorfi, erbivori e carnivori coesistono gli uni con gli altri. Per gli studenti della scuola di Cherryton la vita scolastica è piena di speranze ed amori come, tuttavia, di disagio e timore. Il protagonista, il lupo Legosi, è un membro del club di teatro. Nonostante l'aspetto minaccioso, il giovane ha in realtà una rara gentilezza; per tutta la sua vita è però stato temuto ed odiato dagli altri animali a causa dei pregiudizi, a tal punto da esserci ormai abituato. In seguito all'omicidio di uno studente, però, gli erbivori iniziano ad allontanarsi sempre di più dai loro compagni carnivori e questo porterà ad un lento cambiamento nella vita scolastica di Legosi, che inizierà a cercare il suo posto nel mondo.
 
ReiRan->--@: La cg non l’amo, pure la faccenda del furry non mi entusiasmava, eppure sono dovuta andare oltre tutti i miei preconcetti già dal primo episodio. Da subito ho trovato la serie molto interessante e coinvolgente, si focalizza su di una società in cui coesistono animali antropomorfi erbivori e carnivori, con evidenti difficoltà di convivenza, essa può essere letta come lo specchio della nostra società, piena di disparità e discriminazioni e stereotipi. Qualora non si voglia scendere in tali profonde riflessioni, basta godersi la visione di questo atipico lupo gentile, che tenta di resistere ai più bassi istinti e non farsi temere in una società che lo ha già etichettato come pericoloso e cattivo; una stessa società che ha già etichettato una coniglia bianca come dolce ed innocente, quando invece ha un bel caratterino e zero innocenza. Legosi è davvero un ottimo protagonista combattuto, ma sincero un lupo che si vorrebbe avere come amico e forse come fidanzato...
Voto: 8/10
 
ladynera: Una serie che affronta diversi aspetti della società moderna enfatizzandoli grazie all'azzeccata scelta di rendere i pg animali antropomorfi. L'esclusione, la difficoltà nel rapportarsi e nell'accettare persone diverse da noi, la paura di ciò che non si conosce.
È anche un modo per mostrare quanto possa essere difficile mettere a tacere quella vocina che vorrebbe evadere da quello che la società impone. Ovviamente il tutto è estremizzato per renderlo il più impattante possibile. Tolti i miei filosofeggiamenti, la serie è una bella commedia scolastica, con il best boy Legoshi, e diversi altri pg interessanti. La CG non mi ha disturbata affatto anzi potrebbe pure essere stata la scelta migliore. Adoro la OP, la ritengo una delle migliori dell'intero 2019.
Voto: 8/10
 
Rukia K.: Mentirei se dicessi che quando sento parlare di CG non tendo ad immaginare i peggiori scenari possibili, tuttavia, nel caso di Beastars non sono stata così pessimista. La serie, infatti, è stata animata dallo studio Orange, famoso per essersi occupato anche di Houseki no Kuni, e il risultato è stato sorprendente. Vista la differenza rispetto alle serie prodotte da altri studi che si affidano alla CG, non posso fare a meno di lodare il risultato e considerarlo il vero fiore all'occhiello della serie. Gli episodi trascorrono talmente bene che, ecetto per qualche scena del primo episodio, non si fa caso alla tecnica di animazione utilizzata. Inoltre, anche la storia di per sè è molto interessante. Nella serie vengono descritti molto spesso vari tipi di discriminazione che creano una sorta di muro invisibile che separa i carnivori dagli erbivori. A parte questo, però, si concentra anche sulle relazioni amorose ed è qui che purtroppo compare quella che, a mio avviso, è una pecca evidente. Mi riferisco a Haru, la coniglietta che si comporta spesso in modo inspiegabile. L'autrice ha tentato più volte di spiegare il comportamento di questo personaggio, ma purtroppo è solamente riuscita a renderlo ancora più forzato. Fortunatamente però, questo difetto non va ad intaccare molto la godibilità della serie.
Voto: 7,5/10
 

HOSHIAI NO SORA


Serie da 12 episodi, storia originale
Finale: NO

Genere: Scolastico, Sport
 
La storia ruota attorno alle vicende di alcuni ragazzi di una scuola media iscritti al club di soft tennis, il quale però è in procinto di chiudere a breve. Toma Shinjo chiede a Maki Katsuragi di unirsi alla squadra per le sue celeberrime abilità sportive e per convincerlo gli parla anche di una competizione estiva dove parteciperà il club. Katsuragi, tuttavia, chiede dei soldi in cambio dell'adesione alla squadra...
 
Alex Ziro: A mio avviso il miglior anime della stagione ed uno dei migliori dell'anno. Profondo, sofferente, divertente, sport, ragazzini simpatici... una piccola perla che ha un cuore forte e robusto, un'opera che ha tantissimo da raccontare e che, per il momento, lo fa nel migliore dei modi. Il più grande difetto è chiaramente quello di non sapere se vedremo mai e poi mai una conclusione della serie, per ora siamo stati lasciati a bocca asciutta e con un cliffhanger di un certo peso... speriamo bene. A causa di questo non posso di certo giudicare l'opera in toto, un altro cour sarebbe abbastanza per rovinare tutto il lavoro fatto egregiamente finora, però al momento la storia ha seguito un suo corso coerente ed appassionante... seppur eccessivamente drammatico, seppur a volte troppo pesante, ma trovo che faccia parte dei giochi, che abbia senso che sia così, almeno per ora, aspettando una risoluzione di ogni piccolo e grande conflitto. Gli ultimissimi episodi hanno anche sottolineato quello che rischiava essere il grande assente della serie: lo sport, ed invece anche questo neo ce lo siamo tolti. Speriamo bene.
Voto: 8/10
 
Rukia K.: Si tratta indubbiamente di una delle serie che più mi hanno sorpreso di questo 2019. Il fatto che venga brutalmente stroncata con il dodicesimo episodio di certo non può che lasciare un senso di amarezza, tuttavia, non è un motivo sufficiente per non consigliare la serie. Seppur inconcludente, la storia resta molto interessante e coinvolgente dall'inizio alla fine, presentando i drammi famigliari dei protagonisti e allo stesso tempo la loro ascesa nel mondo del soft tennis. Il secondo tema, è probabilmente quello più interessante dato che ha avuto tempo per essere sviluppato degnamente regalandoci delle partite emozionanti accompagnate da alcune canzoni un po' ripetitive, ma in grado di donare un ritmo frenetico ad ogni azione degli atleti. Se escludiamo il calo particolarmente evidente dell'ultimo episodio, Hoshiai no Sora ha goduto anche di alcune buone animazioni, specialmente durante le partite, in cui non ho potuto fare a meno di chiedermi se fosse stata utilizzata la tecnica del rotoscopio per riuscire a raggiungere una simile precisione e naturalezza dei movimenti. 
Voto: 7,5/10
  
Franky-san: Da appassionato di tennis non potevo tralasciare di certo questa serie. I ragazzi protagonisti hanno tutti problemi familiari, anche molto seri, ma la loro vera casa è il club di soft tennis dove, tra mille difficoltà, con determinazione cresceranno insieme sia a livello sportivo che umano. Non hanno caratteri facili, non sono perfetti ma è proprio per questo che li ho apprezzati tantissimo, dal primo all’ultimo compresa la tifosa della squadra Kanako. Il lato sportivo della serie però non è accantonato come si potrebbe pensare anzi è ben gestito. Le partite sono tutti piene di pathos e dal punto di vista registico ben dirette. I movimenti tecnici dei ragazzi con la racchetta sfiorano la perfezione e ciò fa notare anche il grande studio che c’è dietro quest’opera. Le due cose che mi ha fatto storcere il naso sono stati gli eccessivi drammi familiari che colpiscono ogni membro del club (statisticamente davvero improbabile) e la sua brusca interruzione in un cliffhanger che, temo, resterà in sospeso per sempre. Senza questi ultimi due difetti avrei dato tranquillamente un 9. Vorrei assolutamente un proseguo della storia in qualsiasi forma esso sia!
Voto: 8/10
 
Arashi84: Hoshiai no Sora è una serie che mi riesce difficile giudicare, non per i suoi contenuti o per la sua realizzazione ma per il brusco (non) finale a cui è stata sfortunatamente destinata. La serie è coinvolgente, interessante e ricca di personaggi ben delineati, inoltre, mette in scena con un serio tono di denuncia e coscienza diverse problematiche legate alla sfera familiare e sociale, con particolare attenzione al rapporto genitori-figli. L'anime scorre in maniera piacevolissima e finisce per farti amare tutti i suoi protagonisti, anche quelli che inizialmente avresti preso a schiaffi. Non è una serie 100% sport ma quello che si vede emoziona e trascina. A parte il suddetto finale, la cui colpa non è certo della sceneggiatura, ammetto di non aver apprezzato moltissimo il mettere insieme così tante persone con problemi così gravi; ha reso il gruppo protagonista un po' artificioso e la situazione in generale (ma non nel particolare) meno credibile. Spero che prima o poi Hoshiai no sora possa davvero continuare con una nuova serie, per dare un finale degno ad una serie davvero emozionante.
Voto: 7/10
  

VINLAND SAGA


Serie da 24 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Storico, drammatico, guerra
 
Europa, Undicesimo Secolo. I popoli vichinghi sono ormai una forza inarrestabile e nessuna costa del continente può dirsi al sicuro dalle navi con la prua di drago, specialmente da quelle appartenenti alla Jomsviking. Combattere è sempre un motivo di orgoglio per i vichinghi, ma attorno a queste battaglie ruotano anche molti miti a causa del fatto che chi ne parla la maggior parte delle volte non ne ha mai vissuta una, il che comporta spesso a morte certa. Inizia l’epica narrazione di Vinland Saga, in cui si intrecciano la Grande Storia e le vicende personali di un gruppo di personaggi come il giovane Thorfinn, il cui unico scopo è placare la sua sete di vendetta, e Askeladd, astuto mercenario a capo di una torma di vichinghi.
 
Rukia K.: L'epoca vichinga riesce indubbiamente a creare un certo interesse, tuttavia, a farla da padrone in questa serie è Askeladd, l'antagonista. Il prologo, infatti, è incentrato soprattutto sulle gesta di quest'uomo dalla mente fredda e calcolatrice, che per quanto si tenti di odiarlo, non ci si riesce; segno che si tratta di un personaggio veramente ben costruito. Il tutto è stato raccontato in ordine cronologico, il che potrebbe far storcere il naso a qualcuno che preferisce la presenza di flashback come nell'originale, tuttavia, non ritengo che questo cambiamento abbia influito negativamente sulla storia. Dal punto di vista visivo, l'anime è inferiore ad altre serie prodotte da Wit Studio, ma si trova ugualmente su ottimi livelli. In particolare, l'anime spicca più per gli sfondi che per le animazioni in sè. Se devo fare un paragone, il manga ha dei disegni veramente curati che rendono molto meglio alcune scene particolarmente cupe che nell'anime sono state parzialmente smussate, tuttavia, ciò non significa che la trasposizione animata sia da buttare. Si tratta di media differenti quindi spetta allo spettatore decidere se dare più importanza ad un formato con disegni estremamente curati oppure ad uno con degli ottimi sfondi e delle ottime musiche che si amalgamano bene con le azioni dei personaggi.
Voto: 8,5/10
  
Franky-san: Serie che tra quelle che ho viste e che si sono concluse nella stagione autunnale è stata, a mio avviso, sicuramente la migliore. Il pezzo forte dell’opera è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi, dal primo all’ultimo, uomini e donne che in un’epoca cruda e violenta hanno la forza di credere in quello che fanno. Paradossalmente il protagonista Thorfinn è quello che è cresciuto ed apprezzato di meno: nella sua cieca ossessione per la vendetta non riesce a maturare un minimo e alla lunga annoia e provoca fastidio. Dall’altra parte invece c’è Askeladd l’antagonista; all’inizio l’ho odiato per quello che ha fatto poi però man mano che viene approfondito l’ho apprezzato sempre di più. È pieno di difetti, è crudele e manipolatore ma ha un fascino tutto particolare, una determinazione e una scaltrezza unica. Dovrei continuare ad odiarlo ma non si può anzi lo ritengo uno dei migliori se non il miglior personaggio dell’anno. Opening e ending tutte bellissime mentre per quanto riguarda l’ambientazione, già fantastica già di suo, è resa alla grande da sfondi mozzafiato che ci fanno perdere in quelle distese di neve e gelo. Un’opera che ci catapulta nella dura realtà dell’epoca tra efferatezze, giochi politici e guerre tra nazioni. Non avendo letto il manga lascio ad altri il confronto con esso ma la trasposizione animata sono sicuro di poterla consigliare a tutti.
Voto: 8/10
 
ladynera: Una serie ricca di azione che lascia spesso con il fiato sospeso. La vera forza, i pilastri che la sostengono, sono senza dubbio i personaggi che ruotano intorno al protagonista, coloro che inseguono i propri sogni e ideali senza risparmiarsi dal commettere atti meschini o macchinare contro i propri alleati. Askeladd primo fra tutti, uno dei pg che più mi hanno colpita dell'intero anno. Un uomo con una forza di volontà unica, un genio arguto ma non perfetto né esente da errori. È proprio questo suo essere così umano che me lo ha fatto apprezzare tanto. Il protagonista, se all'inizio mi coinvolgeva il suo essere un innocente macchiato terribilmente dalla cruda realtà, nella sua immaturità e fissazione, è stato un po' il tallone d'Achille, quella nota disarmonica che soprattutto nell'ultima parte tendeva ad annoiare ed essere ripetitiva.
In ogni caso, complice questo genere di setting che personalmente trovo sempre accattivante, non posso che apprezzare e consigliare questa serie. Nota di merito alle due ED, di cui mi sono innamorata.
Voto: 8/10
  
ReiRan->--@: Non conosco il manga, quindi non posso fare un paragone, ma la serie in se mi ha intrattenuta. Al pari della famosa serie TV sui vichinghi, la serie anime è piena di mazzate e le crudeltà non mancano di certo. Più che dal protagonista - attaccato alla sua “illusoria” vendetta - sono rimasta molto colpita dalla figura di Askeladd, la dimostrazione vivente ce la forza bruta ti può portare solo fino a un certo punto, essa va accompagnata da astuzia e cervello, oltre che da fredde macchinazioni, un personaggio che ha molto da dire e su cui c’è molto da scoprire.
Voto: 7,5/10
 
metaldevilgear: Avvincente, brutale quando serve e "shonenaro" nelle giuste dosi. La sceneggiaura composta da Hiroshi Seko si prende i suoi tempi, è fatta di scelte intelligenti e in realtà davvero poco opinabili, poiché il fumetto e l'animazione/cinema sono medium ben differenti, nel linguaggio, nell'esecuzione, e anche nelle finalità. Trascurare questa cosa invalida il senso stesso dell'esistenza di adattamenti animati/cinematografici. Il resto sono solo preferenze. Ottima la direzione artistica con le sue sconfinate lande naturali; altrettanto convincenti i doppiatori, e le musiche, che hanno portato definitivamente alla mia attenzione Yutaka Yamada (impegnato anche su Babylon); i personaggi hanno quel carisma epico che mi mancava da un po'. In definitiva il lungo prologo di Vinland Saga intrattiene più che dignitosamente e già regala qualche picco emotivo, in attesa che si entri nel cuore della storia.
Voto: 7,5/10
  
Alex Ziro: Inizio dai punti dolenti: la prima parte dell'anime è stata obiettivamente troppo lenta e pesante, prima di comprendere il vero spirito dell'opera ci è voluto fin troppo tempo, prima di capire che non dovessimo rivolgere il nostro sguardo verso Thorfinn ma Askeladd c'è voluto davvero troppo tempo. Un anime che è migliorato sempre di più, sempre di più, con l'avanzare del suo cammino, per quanto con qualche difetto tecnico è riuscito ad appassionare fino a farmi sentire il cuore esplodere nell'ultimo episodio. È solo l'inizio, e se dovesse continuare a migliorarsi sempre di più non si potrà che essere felici per quel che verrà, nonostante le assenze.
Voto: 7+/10
  
Thorgrim: Avete presente quando Vito Corleone ne "Il Padrino" recita la frase "Guarda come hanno massacrato mio figlio"? Ecco. "Vinland Saga" è stato un vero e proprio massacro ingiustificato da parte di Studio WIT nei confronti dell'epopea cartacea ad opera di Makoto Yukimura. Non c'è una sola cosa che funzioni in questa serie: disegni abbozzati, animazioni approssimative, colorazione spesso eccessiva, regia dilettantistica e una sceneggiatura che stupra letteralmente il pacing e le atmosfere del manga. A gettare benzina sul fuoco, una serie di parti filler che allungano solo il brodo, decontestualizzano i personaggi e non aggiungono niente alla trama, soprattutto nei primi episodi. Non si salva nulla di questo disastro e non bastano alcuni sfondi ben fatti per salvare questo Titanic "animato": da gente che ha sfornato capolavori come "The Ancient Magus Bride" mi aspetto ben altri risultati. Poteva essere l'anime del 2019, ma a quanto pare Studio WIT non ha voluto così.
Voto: 4/10
  

DR. STONE


Serie di 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Avventura, azione, fantascienza
 
Anno 5738: da migliaia di anni l'intera umanità si ritrova tramutata in pietra a causa di una catastrofe naturale. Ooki Taiju riesce inspiegabilmente a risvegliarsi, trovandosi così di fronte ad una realtà completamente diversa da quanto ricordava, dove la natura ha ripreso il sopravvento sulla civiltà umana. Al suo risveglio il ragazzo si ricongiunge con il suo amico Senkuu, un giovane e geniale scienziato anche lui risvegliatosi qualche mese prima. Insieme, i ragazzi sperano di scoprire la causa dietro all'improvvisa tramutazione in pietra e, nel frattempo, di trovare una cura. Non tutto, però, va come previsto.
 
Zelgadis: Lo ammetto, avevo dei pregiudizi. Pur trovandone alcune gradevoli, difficilmente mi riesco ad appassionare alle serie che arrivano da Shonen Jump e poi una serie con un protagonista genietto saccente proprio non mi andava neanche di provarla. Invece, una volta vinto lo scetticismo iniziale, puntata dopo puntata, Dr. Stone è riuscito a conquistarmi davvero. La trama è molto semplice, la terra è regredita all'età della pietra e il protagonsta, appassionato di scienza, cerca di ricostruire la societù moderna. Se da una parte alcuni concetti sono un po' semplificati (è pur sempre tratto da uno shonen manga e sarebbe anche stato sbagliato perdersi in tecnicismi), l'anime mostra come tante cose che al giorno nostro diamo per scontate, non lo siano così tanto. In verità l'inizio è un po' lento, ma dopo qualche episodio la serie ingrana un ritmo che mantiene altissima la curiosità. Unito ad un cast di personaggi ben riusciti, al particolarissimo character design originale di Boichi e ad un villain ben costruito, non posso che assegnare un 8 pieno convinto al millemila percento.
Voto: 8/10
  
Alex Ziro: Da grande amante degli shonen è stato un piacere poter scoprire e apprezzare un'opera simile, sicuramente già preceduta dalla sua fama ma accolta sicuramente con qualche dubbio, logico quando le aspettative sono così alte. Dr. Stone è sicuramente un anime riuscito al meglio, ambizioso in quanto la sua natura lo vede continuamente sfidare (e confutare) le leggi della scienza. Non è facile essere intrattenenti e portare avanti un'opera che ha questo target, ovvero cercane di mantenere alto il ritmo, inserendo diversi scontri ma facendo sempre tornare il tutto alla scienza; Dr. Stone ce la fa alla grande. Senku è stato sicuramente uno dei personaggi più interessanti dell'anno, quei rari momenti dove mostra la sua sensibilità e le sue debolezze valgono davvero tanto, ma tutto il cast di personaggi è ben riuscito e ben assortito... forse un po' meno il cattivone, le cui motivazioni paiono eccessivamente superficiali al momento, ma non è nulla di grave. Unica pecca magari il character design che è buono ma non ottimo, si poteva fare quel piccolo passo in più, ma nulla di particolarmente rilevante. Menzione d'onore per Asagiri Gen, più si va avanti più mi piace.
Voto: 8/10
 
Thorgrim: Il termine più indicato per descrivere "Dr.Stone" è "un rasoio di Occam animato": la soluzione più semplice è quasi sempre quella giusta. Ed è nella semplicità che "Dr.Stone" trae la propria forza, in quel modo di raccontare contenuti complessi con una naturalezza e semplicità spiazzante che lo rende una sorta di enciclopedia scientifica su celluloide. Tecnicamente non ha slanci di qualità eccessivi, ma riesce ad essere sempre costante senza calare quasi mai cali nell'arco dei 24 episodi che compongono la serie. Gradevolissima le sigle e il comparto sonoro grazie alle musiche ispirate e al lodevole voice acting. Per essere una serie ancora "aperta" da un punto di vista narrativo, si tratta indubbiamente di un prodotto di qualità che non mancherà di stupire piacevolmente lo spettatore a patto che si chiuda più di una volta un occhio su certe "facilonerie" sul piano scientifico necessarie al racconto per non risultare troppo lento e/o macchinoso. Anche Piero Angela approverebbe.
Voto: 8/10
  
Hachiko94: Sono partita un po' prevenuta con questa serie perchè avevo sì letto il primo volume del manga e non mi era dispiaciuto, ma i personaggi non mi stavano invogliando nel proseguire la visione dell'anime. Senza dire troppo della trama, a un certo punto entreranno in scena molti altri personaggi più carismatici che faranno anche risaltare la figura di Senku, rendendo la trama anche più avvincente! Ammetto di non essere una cima con la scienza, ma il modo di raccontare i vari processi, esperimenti e creazione di oggetti è stato semplice e diretto, non facendo pesare "l'ignoranza" della materia. E' una serie che consiglierei a tutti, Dr. Stone è stato in grado di regalare momenti commoventi e pieni di tenerezza che sono certa potranno toccare tutti nel cuore.
Voto: 7,5/10
  

FIRE FORCE


Serie da 24 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Commedia, azione, soprannaturale
 
A causa di un inspiegabile fenomeno che assale l'umanità, le persone iniziano a prendere fuoco spontaneamente. Solamente delle speciali squadre di vigili del fuoco possono estinguere quelle misteriose fiamme, grazie ad un'abilità speciale che gli permette di manipolare il fuoco senza che questo abbia delle terribili conseguenze sul loro corpo.
 
Alex Ziro: Voglio partire col dire: quanto sono belle le opening e le ending, soprattutto le prime... e soprattutto ancor di più Inferno! Fire Force è quel tipo di anime tutto azione e adrenalina che speravo di trovare (al momento solo Black Clover riesce a tenergli testa a riguardo). In questi 2 cours non c'è mai stato un vero e proprio momento di stanca, si è andati sempre avanti, imperturbabili, scontro dopo scontro, sorpresa dopo sorpresa, il tutto coadiuvato da uno staff che si è fatto notare, alcuni episodi sono davvero delle piccole perle e non ho assolutamente nulla di cui lamentarmi. Non tutto è riuscito al meglio e ha i classici difetti dei battle: certamente scontato, non porta particolari innovazioni e le tematiche sono sempre quelle... ma mi va benissimo così, da questo tipo di opera mi aspetto esattamente questo ed esattamente questo è arrivato. Forse Ohkubo ai tempi con Soul Eater aveva osato di più, il tema della follia era più delicato e forniva assist importanti anche come letture del sottotesto, diciamo che qui al momento siamo più sul mainstream più mainstream possibile, ma non lo vedo un difetto. Ottimi i personaggi, un'opera corale che con un solo violino stonato si sarebbe rovinata di brutto, invece c'è tutto quello che ci doveva essere.
Voto: 8/10
 
ladynera: Quello che più ho apprezzato in Fire Force è la regia. La storia in sé non è nulla di particolare seppur sappia emozionare e tenere incollati allo schermo grazie alle scene d'azione e ai misteri che girano intorno agli incendiati. Ciò che però rende davvero accattivante questo titolo è il modo in cui è presentato e raccontato. Certe scene hanno un ché di artistico. L'episodio 21 tra tutti mi ha lasciato a bocca aperta per alcune sequenze davvero notevoli. Insomma abbiamo di fronte un buon battle shonen di cui attendo con ansia la seconda stagione.
Voto: 8/10
  
Franky-san: Onestamente i primi episodi mi avevano fatto un po’ dubitare su questa serie; sembrava il solito battle shonen con il protagonista in cerca di rivalsa poi però andando avanti mi sono accorto che dietro una trama abbastanza classica c’era qualcosa in più. La trama si fa via via più interessante e ricca di misteri, i personaggi, anche quelli secondari, sono ben caratterizzati e le scene d’azione non deludono. Riguardo quest’ultimo punto devo dire che alcuni episodi a livello tecnico sono stati veramente eccellenti. Le prime opening ed ending sono state tra le migliori della stagione ma anche le seconde non erano demeritano. Qualche scena fanservice divertente ma che stona un po’. Curiosissimo di scoprire il proseguo della storia.
Voto: 7,5/10
  
Rukia K.: Non ritengo si tratti di un anime imperdibile o su altissimi livelli, tuttavia, è abbastanza interessante. Se consideriamo solo la storia, i primi episodi sono alquanto banali in quanto sanno molto di già visto, per non parlare del fatto che alcuni flashback che avrebbero potuto essere stati introdotti più avanti, sembra siano stati inseriti a forza all'inizio. Fortunatamente, mano a mano che la serie avanza, gli episodi diventano via via migliori permettendo di conoscere con più calma i protagonisti e gli eventi che li riguardano. Inoltre, alcuni episodi presentano alcune sequenza d'azione particolarmente interessanti e belle da vedere.
Voto: 7/10
  

Vi sono alcune serie che, pur essendo state consigliate da alcuni redattori, non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Africa no Salaryman (serie da 12 episodi, tratta da fumetto, commedia, parodia)
Consigliato da: Arashi84
- Cautious Hero (serie da 12 episodi, tratta da light novel, avventura, azione, commedia, fantasy)
Consigliato da: Thorgrim, Franky-san
- Food Wars 4 (serie da 12+1 episodi, tratta da manga, commedia, cucina, scolastico)
Consigliato da: Alex Ziro
-
Kono Oto Tomare! (serie da 26 episodi, tratta da manga, musica, sentimentale, scolastico)
Consigliato da: ReiRan-@-->, zettaiLara
- Levius (serie da 12 episodi, tratta da manga, combattimento, drammatico, fantascienza, sport)
Consigliato da: Hachi194
- Psycho Pass 3 (serie da 8 episodi, storia originale, azione, fantascienza, poliziesco)
Consigliato da: ReiRan-@-->
- Saiki Kusuo no Psi Nan 3 (serie da 6 episodi, tratta da manga, commedia, scolastico, soprannaturale)
Consigliato da: metaldevilgear
- Didn't I Say to Make My Abilities Average in the Next Life?! (serie da 12 episodi, tratta da light novel, fantasy, soprannaturale)
Consigliato da: Thorgrim, tenshi5100

Vi sono, inoltre, alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovate l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.

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