Le lezioni online di lingua giapponese nascono da una collaborazione esclusiva tra AnimeClick.it e l'associazione culturale Advena.

Elenco delle lezioni precedenti:
  1. Hiragagana 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9
  2. Katakana 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8
  3. Esercitazione di riepilogo
  4. Introduzione alla lingua giapponese 1 - 2
  5. I pronomi personali
  6. Il predicato nominale
  7. Pronomi e aggettivi dimostrativi
  8. Aru e Iru
  9. Frase interrogativa
  10. Predicato verbale
  11. Le particelle 1 - 2
  12. Gli aggettivi
Ricordiamo che sempre su AnimeClick.it è disponibile una pagina di riepilogo dell'intero corso di giapponese.
 
Banner Advena (grande)


LEZIONE N°30

Forma piana negativa (-ない)
Come abbiamo visto nella lezione precedente, la forma piana non passata negativa degli aggettivi in い è composta dalla forma く + ない.

Per i verbi, le forme piante non passate negative predicative dei verbi sono composte:
- per gli ichidan dōshi dalla radice del verbo + ない
- per i godan dōshi dalla radice del verbo + [a] + ない (ovvero l'ultima sillaba salta sulla colonna delle a)

Il ない si comporta poi come un aggettivo in い e si può coniugare ulteriormente (ad esempio al passato diventa なかった).

Per finire, la forma piana non passata negativa di ある è proprio ない.

Vediamo ora le tabelle dei verbi (consultate la lezione 26 se non li ricordate).

Ichidan dōshi:
Forma del dizionario Traduzione Negativo Negativo passato
食べる mangiare 食べない 食べなかった
見る guardare 見ない 見なかった
寝る dormire 寝ない 寝なかった
起きる svegliarsi 起きない 起きなかった


Godan dōshi:
Forma del dizionario Traduzione Negativo Negativo passato
書く scrivere 書かない 書かなかった
泳ぐ nuotare 泳がない 泳がなかった
貸す prestare 貸しない 貸しなかった
待つ aspettare 待たない 待たなかった
死ぬ morire 死なない 死ななかった
呼ぶ chiamare 呼ばない 呼ばなかった
読む leggere 読まない 読まなかった
売る vendere 売らない 売らなかった
買う comprare 買わない 買わなかった


Verbi irregolari:
Forma del dizionario Traduzione Negativo Negativo passato
する fare しない しなかった
来る (くる) venire こない こなかった


Esempi:
お昼にはピザをたべない。
Ohiru ni wa piza o tabenai.
A pranzo non mangio la pizza.
 
昨日田中さんはパーティにこなかった。
Kinō Tanaka-san wa paati ni konakatta.
Ieri il signor Tanaka non è venuto al party.


Esprimere la volontà (-たい)
Per esprimere il desiderio di fare qualcosa si coniuga il verbo partendo dalla forma in -ます e sostituendolo con l'ausiliare -たい che si coniuga anch'esso come un aggettivo in い ed è solitamente seguita dalla copula です.

Ichidan dōshi:
Forma del dizionario Traduzione Volontà
食べる mangiare 食べたい
見る guardare 見たい
寝る dormire 寝たい
起きる svegliarsi 起きたい


Godan dōshi:
Forma del dizionario Traduzione Volontà
書く scrivere 書きたい
泳ぐ nuotare 泳ぎたい
貸す prestare 貸したい
待つ aspettare 待ちたい
死ぬ morire 死にたい
呼ぶ chiamare 呼びたい
読む leggere 読みたい
売る vendere 売りたい
買う comprare 買いたい


Verbi irregolari:
Forma del dizionario Traduzione Volontà
する fare したい
来る (くる) venire きたい


La forma in -たい diventa proprio come un aggettivo in い e si può quindi coniugare al passato (-たかった), al negativo (-たくない) o al negativo passato (-たくなかった). Ovviamente valgono anche tutte le forme più o meno formali che abbiamo visto nella lezione precedente.

Esempi:
本が読みたいです。
Hon ga yomitai desu.
Voglio leggere un libro.
 
野菜が食べたくないです。
Yasai ga tabetakunai desu.
Non voglio mangiare le verdure.
 
学校に行きたくなかったです。
Gakkō ni ikitakunakatta desu.
Non volevo andare a scuola.


Nota 1:
La forma in -たい si può utilizzare solo per esprimere il proprio volere in prima persona. Per le forme della terza persona il discorso è più complesso e per ora non verrà affrontato.

Nota 2:
Osserviamo l'uso del が e del は nella frase:
(私は)野菜が食べたくないです
Yasai ga tabetakunai desu.
Non voglio mangiare le verdure.

Il soggetto è sottinteso mentre il ga, nell’equivalente italiano fa le veci dell’oggetto. Di solito se il soggetto è la prima persona, viene omesso. Il parlante si riferisce sempre a se stesso. Nei casi in cui il soggetto sia altro, si usano degli appositi ausiliari.
Senza il soggetto l’elemento che risalta immediatamente è il complemento oggetto che viene elevato in qualità di soggetto come componente principale della frase. In altri termini il complemento oggetto appare come il soggetto della frase, pur non essendolo. Un fenomeno simile accade anche in Italiano quando si parla di piacere (Es: Le verdure non mi piacciono).

Avverbializzazione degli aggettivi
Gli aggettivi -い in e in -な possono diventare avverbi cambiando la parte finale. Nel primo caso la い diventa く, nel secondo si aggiunge に.
 
もっと早く歩きませんか。
Motto hayaku arukimasen ka.
Perché non camminiamo più velocemente?
 
先生は親切に答えました。
Sensē wa shinsetsu ni kotaemashita.
Il professore ha risposto gentilmente.