Non si può chiedere di meglio per il tredicesimo appuntamento dello Yaruki 2019 - Italian Japstyle Comics Award, il contest di AnimeClick per le opere italiane con forti influenze manga. Nel corso dei prossimi due mesi vi presenteremo 15 opere PRO mentre, dopo l'estate, sarà il turno delle opere indie. Ricordate di contattare [email protected] per ogni informazione sul contest e per candidare le vostre opere indie!

Oggi ci lasciamo incantare da Nel Linguaggio dei Fiori di Martina Mura, edito da Mangasenpai.
 
yaruki
 
Martina Mura nasce il 18 giugno 1997 ad Alghero(SS). Fin da bambina ama scrivere storie e a volte fare dei brevi fumetti.
Dopo il diploma presso il Liceo Classico della sua città, frequenta l’Accademia Europea di Manga per due anni, e durante il secondo di questi lavora al primo volume de Nel Linguaggio dei Fiori, fumetto di genere slice of life, per la casa editrice Mangasenpai

Le sue opere di riferimento sono manga, graphic novel, ma anche film e videogame. Amante delle storie che trattano la vita quotidiana nelle sue varie sfumature, ed è in particolar modo legata al tema dell’infanzia e alle tematiche LGBT. Fra i suoi generi preferiti vi sono anche lo storico, il musicale e il soprannaturale.

Lo devo ammettere. Abbiamo aspettato per anni il debutto di questa autrice. Martina Mura alias Maya's Art è un'autrice celebre da ormai tempo immemore su Facebook e sul web, ma non potevano bastarci le sue illustrazioni, i suoi OC, perché una cosa che magari non è sempre chiara su internet è che fare ottime illustrazioni non equivale ad essere delle ottime fumettiste. Le aspettative sono cresciute negli anni, e in molti attendevamo che questo primo volume finalmente uscisse... Il risultato? Scopriamolo insieme.
 
Nel linguaggio dei Fiori è la storia di Manuel, un bimbo di 8 anni, chiuso in sé stesso e spesso infelice. Manuel va sempre in giro con una piccola piantina di cactus, che tiene stretta a sé perché profondamente speciale per lui. Tutto cambierà quando incontrerà due bambini, Erika e Simone. Comincerà a conoscere a fondo il giardinaggio, i fiori e la loro lingua segreta. Scoprirà che esiste un modo per raggiungere una persona lontana e che gli manca profondamente. È una storia che tratta principalmente dell'infanzia, del rapporto con la natura, e della crescita.

No, difficilmente potevamo aspettarci di meglio da Martina. La primissima cosa che ci aspettavamo da lei è che riuscisse a replicare in un fumetto il suo impeccabile stile, delicato ma pieno di carattere, uno stile che, nonostante la sua giovane età, ci fa comprendere che abbiamo di fronte un'autrice molto più matura di quel che un occhio non attento potrebbe attendersi, una fumettista che si è formata tramite diversi sacrifici, che non si è fermata al suo potenziale e che sta gradualmente mostrando quel di cui è capace. I disegni dell'opera, non credo che possa essere una sorpresa a questo punto, sono aggraziati e mostrano tutta la delicatezza e la bellezza di un tema così particolare come i fiori... Del resto, per quanto possano sembrare anche un solo semplice esercizio di stile, si deve riuscire a dare ad ogni fiore il suo carattere, la sua forza, sennò la soglia del banale si avvicina vertiginosamente rovinando il tutto rendendolo artificioso.

Sì, ma la storia? Nessuno vorrebbe solo un banale specchio per le allodole. Ma non è questo il caso. Nonostante stiamo parlando di un fumetto che ha come protagonisti dei bambini piccoli non c'è tempo per le superficialità. Manuel, il nostro protagonista, deve superare la separazione della madre (fuggita di casa e andata chissà dove) lasciandolo da solo, con i fiori che lei tanto amava da accudire. Inutile non comprendere quanto possa essere delicato e difficile per un bambino superare un qualcosa di così grave, ma per fortuna saranno i fiori e la vicinanza di un'altra bambina, Erika, a dargli uno scopo... Ed ovviamente il tutto sarà collegato sempre coi fiori.
 
Yaruki


Intervista all'autrice:

Ciao Martina, da tanti anni che aspettavo questo momento: pronta?

Prontissima!


Finalmente ci siamo, il tuo atteso primo fumetto finalmente è tra di noi, come ci si sente ad averlo ultimato?

Sicuramente contenti, ma anche consapevoli che, essendo l’inizio di un importante percorso, c’è ancora moltissima strada da fare! Nonostante ciò, sono felice di aver fatto il primo grande passo!


Com'è nato Nel Linguaggio dei Fiori, quanto durerà?

Il nucleo di Nel linguaggio dei Fiori è nato quando frequentavo la quarta superiore. Scriveroa mi aiutò molto in un periodo abbastanza travagliato. Inizialmente si trattava di una storia breve che vedeva come protagonisti solo Manuel ed Erika. Il titolo era lo stesso, ma l’importanza dei fiori era sicuramente minore rispetto al risultato finale, e soprattutto mancava il personaggio di Simone. Man mano che il tempo passava ero sempre più affascinata dalla Florigrafia, e decisi che avrebbe dovuto avere un ruolo più importante nelle vicende. Influenzata anche dal Giardino segreto di Frances Hodgson Burnett (uno dei miei libri preferiti), e dai numerosi consigli da parte di vari amici, pian piano si è arrivati alla trama attuale.

Nel linguaggio dei fiori avrà 4 volumi. Agli inizi fu pensato per 3, tuttavia durante la lavorazione mi sono resa conto che l’opera necessitava di un volume in più per approfondire meglio alcuni aspetti della storia.


Qual è il fiore che ami di più, perché?

Amo moltissimi fiori, ma forse il mio preferito fra tutti è il Girasole. Credo che la visione di un campo di girasoli sia tuttora uno dei miei ricordi più belli e preziosi. È un fiore che riesce a farsi portatore di gioia, felicità, ottimismo. Quei valori di cui spesso si sente necessità in molti momenti della vita.


Qual è il tuo sogno "artistico", che obiettivo ti poni o ti sei posta?

Il mio sogno artistico sarebbe riuscire a raccontare le mie storie al meglio, sperimentare generi, stili di fumetto differenti. Tuttavia, fra gli altri universi che mi affascinano molto ci sono l’illustrazione, i libri illustrati per l’infanzia e la concept art videoludica. 


Sei da sempre una delle artiste più apprezzate online, che consiglio dai ai giovani disegnatori?

Sono sempre stata infinitamente grata alle persone che mi hanno seguito da quando mi sono esposta online. Nel mio piccolo, penso che il mio consiglio sia leggere tanto, osservare molto, sperimentare tecniche, narrazioni e lasciarsi aiutare nei momenti bui. Confrontarci con gli altri è importantissimo, purché avvenga in un ambiente sano e rispettoso. Insomma, non aver paura di sbagliare, degli errori, ma considerarli una parte integrante del proprio percorso. 


Grazie mille di tutto, a presto! Per concludere saluta tutti!

Grazie a voi per quest’occasione! Ciao a tutti!! <3

 


Link Utili:
Maya's Art


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GG - Life is a Videogame
La Calaca de Azùcar

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